Dopo aver analizzato le intenzioni di voto, passiamo ai sondaggi politici legati al Governo giallorosso grazie alle rilevazioni di Euromedia Research per Porta a porta. Un dato che emerge chiaramente è lo spaesamento degli italiani: troviamo infatti giudizi frammentati sulla tenuta della maggioranza formata da Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Italia Viva e Liberi e Uguali. Per il 20,8% la crisi è imminente: l’esecutivo durerà fino alle elezioni regionali in programma a settembre. Per il 20%, invece, il Governo tirerà avanti fino al 2021. Meno fiducioso un 14,2% degli italiani: il Governo secondo loro durerà fino al 2022. Infine, la maggioranza relativa (24,6%) ritiene che l’esecutivo terrà botta fino alla fine dell’attuale legislatura. Il restante 20,4% non sa o non risponde. Infine, Euromedia Research ha chiesto agli italiani un giudizio sulla situazione economica in vista del prossimo futuro: il 61,2% si è detto pessimista e preoccupato, mentre il 26,2% ha dichiarato di essere ottimista e fiducioso. Il restante 12,6% ha preferito non rispondere al quesito. (Aggiornamento di MB)
SONDAGGI POLITICI: LEGA AL 25,6%, PD SI FERMA AL 20,2%
Nella nuova supermedia dei sondaggi politici Quorum-YouTrend per Agi si confermano le difficoltà dei tre principali partiti del Paese nella settimana degli Stati generali dove sembra che nessuno – tra i presenti e gli “assenti” per scelta – abbia guadagnato particolari consensi su base nazionale. La Lega di Matteo Salvini scende dal 25,9% di 2 settimane fa all’attuale 25,6%, rimanendo il primo partito nel Paese e non perdendo particolare posizioni rispetto al Partito Democratico che in calo dello 0,2% si ferma al 20,2% come consensi nazionali. Nella settimana di forte tensione interna al M5s, con la vicenda Venezuela e lo scontro per la leadership Di Battista-Grillo, il Movimento non perde terreno e rimane ancorato al 16,1%, con sempre più vicina Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia che secondo i sondaggi politici “mediati” al 18 giugno sale fino al 14,7%. Stabile anche Forza Italia, la terza “gamba” del Centrodestra, con un 7,2% che di fatto più che doppia i diretti “rivali” di Italia Viva per l’area moderata-centrista: Renzi insegue al 3,1%, appena davanti ad Azione di Calenda al 2,6%.
SONDAGGI MASIA (19 GIUGNO): IL PARTITO DEL PRESIDENTE
Chiude la Supermedia settimanale con gli ultimi sondaggi politici nazionali La Sinistra di Fratoianni al 2,5%, Verdi all’1,0% e Più Europa al 1,7%: nonostante le numerose smentite del diritto interessato, gli istituti demoscopici nazionali non intendono “mollare” la presa sulla possibilità di una prossima potenziale lista Conte qualora si tornasse alle urne prima della scadenza naturale della legislatura (fissata al 2023). Intervistato in esclusiva dal Sussidiario.net, il direttore direttore generale e partner di EMG Acqua (Marketing & Opinion Research), Fabrizio Masia ci ha spiegato quanto potrebbe valere oggi un partito del Presidente: «15% dei consensi. Due voti su tre arriverebbero dall’attuale maggioranza: un 5% dal Pd e un 5% dal M5s. Avendo poi un consenso trasversale, Conte racimola decimali di voti anche da Italia Viva o dall’elettorato ex Dc presente nella Lega».
Se si pensa invece al confronto tra le due principali “coalizioni” ad oggi sulla scena politica, Masia sciorina gli ultimi sondaggi: «centrosinistra che sostiene il governo è stabile al 43,1%, perché il Pd ha perso qualcosina, Renzi dopo una flessione è in lieve ripresa, così come il M5s. Potenzialmente però, se si aggiungessero Azione di Calenda, oggi al 3%, Europa Verde e +Europa, la coalizione di centrosinistra potrebbe toccare il 49,1%», mentre sul Centrodestra oggi sale al 48,8%, sommando il 26,8% della Lega, il 14,2% di FdI e il 7% di Forza Italia, a cui si deve poi aggiungere lo 0,8% di Toti. Una differenza però resta e importante: «centrodestra c’è, mentre il 49,1% del centrosinistra è solo potenziale, ma la vedo difficile tenere insieme un fronte che va da Calenda a Fratoianni».