La Lega è in calo ma dopo il caso Mes ha comunque visto aumentare il suo vantaggio sul Governo giallorosso: questo perché tanto gli attriti interni alla maggioranza quanto la percezione dell’elettorato sulla Manovra di Bilancio in via di approvazione entro fine dicembre. Nei sondaggi politici prodotti da Ipsos negli scorsi giorni è stato chiesto quale delle misure principali della Finanziaria non convincono per nulla l’elettorato italiano: ebbene, per il 26% il Governo Pd-M5s-Renzi-Leu è da bocciare sonoramente per la lotta all’uso del contante, mentre il 21% attacca il Conte-bis per la “tassa sulla plastica” che Renzi sta cercando quantomeno di far togliere dall’impianto generale della Manovra tale misura. Seguono nei sondaggi in “negativo” all’11% la crescita delle tasse su auto aziendali, al 10% il taglio alle detrazioni per i redditi alti e sempre al 10% anche l’unificazione tra Imu e Tasi nelle tasse comunali. Di contro, le misure piaciute sulla Manovra vedono al 25% il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori, al 20% il carcere per i grandi evasori e al 17% la scelta di mantenere Quota 100 anche per il prossimo anno per poter andare via prima in pensione. Il 15% conferma il blocco all’incremento dell’Iva fatto da Conte-Pd-M5s mentre il 12% ritiene che il Bonus Asilo sia un’ottima misura raggiunta dal Mef.
MEDIA OPEN (1 DICEMBRE): LE INTENZIONI DI VOTO
Come ogni domenica, è tempo di “supermedia” fornita dal quotidiano online Open dove vengono presentati gli ultimi sondaggi politici dei principali istituti demoscopici della scorsa settimana: e anche qui, come evidenziato dalla supemedia YouTrend-Quorum, la Lega viene data in calo per la seconda settimana consecutiva. Non eccessivamente giù, Salvini paga un 32,5% dopo l’esplodere nelle piazze d’Italia del movimento anti-Lega delle “sardine” che però resta in sella anche grazie al 34,7% fornito dai sondaggi Tecnè che alzano e non di poco la media; per il resto, Centrodestra comunque in salute grazie a qualche voto rosicchiato alla Lega da Fratelli d’Italia e Forza Italia. La Meloni chiude l’ultima settimana di novembre con il 9,8% su scala nazionale mentre Berlusconi nei sondaggi Open insegue al 7%, tenendo comunque “botta” dopo mesi di cali elettorali. Il Governo non fa certo meglio di Salvini, anzi: il Pd resta al 19,2% mentre il Movimento 5Stelle cresce al 16,6% ma resta a quote ancora molto basse per pensare di competere “singolarmente” contro la Lega, lontani anni luce dal 34% delle Elezioni Politiche 2018. Chiudono le medie delle intenzioni di voto Italia Viva al 5% – frenata dalle inchieste sulla ex fondazione di Matteo Renzi –, Sinistra al 2,2%, +Europa all’1,8% e Verdi all’1,6%.
SONDAGGI EMG ACQUA (1 DICEMBRE): I DATI DI MASIA
Nell’intervista rilasciata da Fabrizio Masia – direttore generale Emg Acqua) – al nostro quotidiano, emergono dati interessati dagli ultimi sondaggi politici in merito alla complicata fase politica in corso tra Governo, opposizione e istituzioni europee: un Governo mai così in basso in termini di fiducia (24%) fa capire come al di là dei singoli voti per Pd e M5s è l’immagine delle sfide e dei temi in “ballo” per il Conte-bis a non “sfondare” nell’elettorato italiano. Secondo i sondaggi Emg i nodi Ilva, Alitalia, Mes e pure l’imminente Manovra 2020 sono tutti dei punti di profonda crisi tra le 4 forze di Governo tanto esternamente quanto all’interno dei singoli partiti, specie Pd e M5s. La fiducia nel Conte-2 in questo momento è al 24% secondo Masia, che aggiunge «ma va tenuto conto che quando il governo si è insediato era attorno al 30%. Se pensiamo che il governo Renzi quando si insediò godeva della fiducia del 46% degli italiani, vediamo che questa coalizione è colpita da uno scetticismo generale». Nei singoli dati elettorali, il Movimento 5 Stelle al momento vale il 16,5% con una lieve risalita dagli scorsi sondaggi politici Emg dopo il rinnovato sodalizio Grillo-Di Maio; quanto a Zingaretti e ai dem, «Pd tutto sommato tiene, è al 19,7%. Non dimentichiamoci che Renzi ha portato via un bel po’ di voti, Italia Viva è poco più del 5%».
SONDAGGI EMG ACQUA (1 DICEMBRE): BOOM SALVINI-MELONI
Se poi si guardano i singoli leader e la fiducia dell’elettorato nel loro operato, i sondaggi politici Emg mostrano come Lega e Fratelli d’Italia siano ancora i partiti più “stimati” dagli italiani intervistati: Salvini al 41% e Meloni in netta crescita al 33% contribuiscono a togliere sempre più fiducia al Governo e allo stesso Premier Conte, individuato dal leader del Carroccio come l’attuale “vero nemico politico”. «C’è una parte di sinistra e una parte di destra che con la nascita del governo giallorosso si è rivolta a Lega e Fratelli d’Italia. In Umbria la Meloni ha preso il 10,4%, è parecchio per una Regione considerata da sempre rossa», spiega ancora al Sussidiario.net il direttore di Emg Acqua Fabrizio Masia. Bene però fa tutto il Centrodestra con un dato che si aggiorna settimana dopo settimana e che si fissa a fine novembre oltre il 50% delle intenzioni di voto: «la Lega che vale il 33% e Fratelli d’Italia che è attorno al 10% questa ipotetica alleanza vincente la possono già garantire, meglio ancora se c’è Forza Italia che è sul 7%». Complice la crescita in fiducia nel Cdx anche il crollo del Premier Conte nella fiducia “personale”: dal 50% di due mesi fa al 33% attuale, il tutto alla vigilia dell’intervento in Parlamento sul complicato caso Mes che potrebbe portare noi fulmini e saette sul Governo giallorosso.