In una lunga intervista al nostro quotidiano, il Presidente dei sondaggi politici Tecné Carlo Buttaroni ha inquadrato l’attuale situazione politica e l’andamento dei partiti a fronte delle emergenze di questo ultimo periodo: Manovra, ipotesi di riforme costituzionali e “boom” delle Sardine. Ebbene, secondo Buttaroni il calo della Lega è di diversa natura rispetto a quello più importante del Governo giallorosso: se per il Conte-bis tutti i dubbi restano per i prossimi mesi, su tutte la tenuta e la crisi di leadership interna, per Salvini è la proposta di un “comitato di salvezza nazionale” a non aver trovato molti d’accordo, in primis la Meloni. «Nell’ultimo sondaggio la Lega perde l’1,2% e FdI guadagna ancora, lo 0,3%. Stiamo vivendo un momento molto delicato per il paese, perché l’idea di Giorgetti di definire le regole prima di andare alle urne è molto intelligente. Ci sarebbe proprio bisogno di ridefinire le regole del gioco», spiega il n.1 di Tecnè, certificando la possibile ulteriore crescita di Fratelli d’Italia anche di molto «Giorgia Meloni ha una capacità di dialogo e di attrarre consensi molto alto. Escluderei pure che il ciclo della Lega abbia raggiunto il culmine e sia in fase discendente. Non è l’inizio della fine di un ciclo». Governo cala e il 69% lo boccia, ma il Premier Conte resta in sella al 49% dei consensi, in crescita e in vantaggio sul secondo, l’acerrimo nemico Matteo Salvini (al 36%).



SONDAGGI EUROMEDIA (18 DICEMBRE): CALO LEGA, “ITALIANI SPAVENTATI”

Sondaggi politici che continuano a riempire i talk show e i programmi di approfondimento anche a pochi giorni da Natale. Secondo la rilevazione di Euromedia Research per Porta a Porta, il primo partito si conferma la Lega, ma Salvini cala di mezzo punto percentuale portandosi al 31%. Secondo partito si conferma il Pd, con un 17,3% che segna una flessione dello 0,2% rispetto alla scorsa rilevazione. Lieve aumento dei consensi per il MoVimento 5 Stelle, che sale al 15,8% riportando un aumento di 3 decimali. Quarto partito si conferma ormai stabilmente Fratelli d’Italia: lo schieramento di Giorgia Meloni viene data al 10,7% in aumento dello 0,4%. Forza Italia perde invece lo 0,3% portandosi al 6,9%, comunque sopra Italia viva di Matteo Renzi, accreditata del 5% in calo di mezzo punto percentuale. Ghisleri precisa: “I risultati seguono molto l’attualità. In questi ultimi 15 giorni ci sono state le piazze delle Sardine, le discussioni al Senato. Abbiamo visto tante oscillazioni di voto. La stabilità che riguarda la percentuale di indecisi (30%) indica che gli italiani sono spaventati. Hanno grande attesa per il futuro che non arriva e quindi hanno paura. Cercano dei punti di appiglio per uscire da questa palude ma non li trovano nei partiti presenti in Italia. E così regna l’immobilismo“. (agg. di Dario D’Angelo)



SONDAGGI POLITICI: GOVERNO BOCCIATO SU BANCA POPOLARE DI BARI

È inevitabile che ci sia un 27% che preferisce non rispondere/non sa dei fatti avvenuti a Bari per le vicende della Banca Popolare prima fallita poi nazionalizzata e salvata con urgenza da un Decreto del Governo Conte-2 la scorsa domenica: i sondaggi politici di Emg hanno però provato a sondare il terreno anche per capire in termini più generali quale sia l’accezione dell’elettorato in merito all’annoso problema delle banche in difficoltà e ai vari decreti salva-banche che i diversi Governi hanno dovuto/voluto approntare in questi anni. Da Etruria a Montepaschi passando per le Popolari venete e ora con la Banca di Bari: secondo il 47% non è però giusto che lo Stato debba usare soldi pubblici (quindi dei contribuenti) per colmare le mancanze e i buchi lasciati dalle gestioni della Banca Popolare pugliese. Il 26% è favorevole e nelle pieghe dei singoli “sentiment” di partito il 21% della Lega, il 43% del Pd e il 50% del M5s si dicono concordi all’intervento di Stato nelle vicende della banca “del Sud” (come rinominata ora dal Premier Conte). È stato però chiesto un secondo dato sempre nei sondaggi Emg e riguarda la gestione degli azionisti di un banca fallita in generale: il 52% è convinto che si debbano aiutare solo se gli è stato venduto qualcosa che non comprendevano, se sono cioè stati ingannati. Altrimenti il 19% ritiene che non debbano esser sostenuti da soldi dei contribuenti, mentre il 18% si dice d’accordo con il Governo giallorosso nel merito di quanto appena avvenuto in Puglia.



EMG ACQUA (19 DICEMBRE): LE INTENZIONI DI VOTO

Le Sardine ‘legano’ Matteo Salvini: nei sondaggi politici presentati questa mattina ad Agorà – come da tradizione per i dati Emg Acqua presentati da Masia ogni giovedì per la Rai – la Lega registra un ulteriore calo netto dimostrando un momento di appannamento a livello di consensi generali dopo la risalita ottimale a seguito della caduta del Governo Conte-1. Dal 32% della scorsa settimana al 31,2% di questa, il Carroccio “paga” dazio nella settimana della Manovra approvata dal Governo giallorosso, dal raduno nazionale delle Sardine e dalla proposta dello stesso Salvini di una “coalizione di salute nazionale” per sistemare i tanti problemi politici che affliggono l’Italia prima di andare al voto anticipato. Gli elettori non lo hanno seguito/capito e perde netto uno 0,8% in soli sette giorni: ne guadagna di certo Fratelli d’Italia (con la Meloni che passai al 10,6% nei sondaggi politici Emg) ma è il Governo in quanto tale a risalire la china, tutti tranne Matteo Renzi. Pd tiene al 19,6% (+0,3%), M5s risale fino al 16,1% (+0,4%) nonostante le difficoltà di Manovra e Banca Popolare di Bari di questi giorni.

SONDAGGI EMG ACQUA (19 DICEMBRE): IL PRANZO DI NATALE CON…

Italia Viva come detto è l’unico partito di Governo a non crescere negli ultimi sette giorni: il partito di Renzi, come registrano ancora i sondaggi politici Emg Acqua, cala dal 5,2% al 5% su scala nazionale, senza recuperare terreno su Forza Italia che al 6,7% resta praticamente ferma nell’ultima settimana. Completano le intenzioni di voto l’altro partito di Governo, Leu-La Sinistra (al 2%), i Verdi all’1,6%, il nuovo partito di Calenda “Azione” in crescita al 2,3% e la lista di Giovanni Toti “Cambiamo” al 1%. Simpatica ma indicativa l’ultima domanda posta dai sondaggi Emg presentati il 19 dicembre: «lei con chi vorrebbe trascorrere il pranzo di Natale?» ed è qui che Salvini trae ancora la sua forza “mediatica” e “comunicativa” con il 23% dei commensali che sceglierebbe propri lui come ospite nel Cenone di Natale. Al secondo posto l’alleata di Centrodestra Giorgia Meloni (19%), al terzo posto con pochissimo vantaggio troviamo invece a sorpresa il “capo” delle Sardine Mattia Santori (8%). Seguono poi tutti gli altri, dal Premier Conte (6%) a Matteo Renzi, 4% a pari merito con Berlusconi e Zingaretti. All’ultimo posto, con la conseguente crisi del M5s dal punto di vista anche “mediatico” è Luigi Di Maio, al 3% come “ospite preferito” in un “particolare” pranzo natalizio.