SONDAGGI POLITICI TECNÈ, LE INTENZIONI DI VOTO: MELONI BATTE ANCORA SCHLEIN, LEGA SALE AL 9%

Dal 16 al 21% in pochissime settimane ma negli ultimi trend dei sondaggi politici nazionali il Pd di Elly Schlein continua una lieve ma costante involuzione: le difficoltà interne, le sconfitte pesanti alle Amministrative, lo scontro su utero in affitto e sul voto per le armi in Ucraina hanno reso la neo-segretaria subito sotto pressione con i consensi che si sono fermati dopo il boom iniziale post-Primarie. Così raccontano anche gli ultimi sondaggi politici di Tecné per l’Agenzia DIRE, con il Partito Democratico che cala sotto quota 20% e si ferma al 19,6% (-0,2% rispetto all’ultima rilevazione Tecné).



Di contro, la rivale n.1 di Schlein resta sempre Giorgia Meloni e la distanza tra i due partiti si amplia sempre di più: le intenzioni di voto Tecné infatti confermano la crescita del primo partito del Paese, FdI, al 30% dei consensi su base nazionale. È tutto il Centrodestra di Governo che avanza e si conferma coalizione da battere: la Lega di Salvini guadagna fino al 9% mentre Forza Italia resta stabile all’8,3% nonostante il nuovo ricovero al San Raffaele di Silvio Berlusconi. Il resto dei sondaggi politici raccolti e analizzati da Tecné dicono M5s di Conte al 15,7% – un +0,3% in una settimana per i grillini – mentre calo generalizzato per tutto il Terzo Polo: Calenda con b non va oltre il 4%, Renzi con Italia Viva scende al 3%. Chiudono le intenzioni di voto l’Alleanza Verdi-Sinistra al 3% e PiùEuropa al 2,3%.



ALLUVIONE E CLIMA, GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI: LE PAURE DEGLI ITALIANI

Da Tecné ad Emg Acqua, analizziamo da ultimo i sondaggi politici realizzati per la trasmissione Agorà e incentrati tutti sul disastro avvenuto nel mese di maggio con l’alluvione in Emilia Romagna. Dopo quanto accaduto infatti è stato chiesto se davanti al maltempo gli eventi di tale portata portano ulteriori timori per il futuro all’elettorato intervistato.

Ebbene, il 66% nazionale risponde di essere particolarmente preoccupato possano avvenire ancora alluvioni o disastri naturali del genere nel proprio territorio, mentre solo il 21% dice di essere tranquillo. Il voto è spalmato omogeneamente tra Nord e Centro (62% e 66%), mentre al Sud temono molto di più le calamità naturali (75%) vista la situazione giù piuttosto fragile di territori e infrastrutture. Il 56% degli intervistati crede sia la mancanza di manutenzione del territorio il risultato dei disastri naturali come le alluvioni, il 25% attribuisce ai cambiamenti climatici, 9% abusivismo edilizio, 5% caratteristiche intrinseche del territorio.