Sondaggi politici che in questi giorni sono concentrati in particolare sulla prossima consultazione elettorale, quella delle regionali in Emilia-Romagna. Un appuntamento che secondo alcuni osservatori potrebbe avere delle importanti ripercussioni anche livello nazionale per il futuro del governo. L’istituto Ipsos, in un sondaggio effettuato per ITV Movie, ha chiesto agli italiani se il risultato del voto in Emilia-Romagna deciderà il destino politico di Giuseppe Conte. A pensarla in questo modo è il 26% degli intervistati: un eventuale successo del centro-destra, infatti, potrebbe dare all’esecutivo la cosiddetta “spallata”. La maggioranza degli intervistati, però, crede che alla fine per Conte non cambierà nulla dopo il voto regionale: la pensa così il 52%, segno che in un caso o nell’altro il governo riuscirà a scollinare e a prolungare la legislatura. Idee confuse per il restante 22%…(agg. di Dario D’Angelo)



SONDAGGI POLITICI: CENTRODESTRA SFIORA IL 50%

Ancora Supermedia, ma prendendo i sondaggi politici forse più interessanti anche in vista della possibile prossima legge elettorale composta su un progetto di puro proporzionale: il patto di Governo Pd-M5s-Renzi intende proporre il Germanicum per ridurre la possibilità di “voto maggioritario” del Centrodestra forte della propria coalizione. Eppure, se poi non vi sarà un accordo di Governo tra Zingaretti, Renzi e Di Maio dopo l’eventuale voto anticipato, potrebbe ancora essere Salvini e Meloni a trarre massimo vantaggio dai migliori sondaggio di cui godono (come mostrato dallo studio sempre di YouTrend sul Germanicum). Osservando ad oggi i dati relativi alle coalizioni attuali, un Pd-Centrosinistra-LeU assieme vale il 27,9%, un +2% rispetto all’ultima Supermedia di sondaggi del 19 dicembre scorso: più che una forte affermazione dei Dem, l’impressione è che pesi ancora tanto il crollo netto del Movimento 5 Stelle, passato dal 20,6% della nascita del Governo Conte-2 a settembre all’attuale 15,7% a livello nazionale. Di contro, veleggia ancora bene il Centrodestra a guida leghista: la coalizione Lega-Fratelli d’Italia-Forza Italia resta al 49,1%, sfiorando il 50% nonostante il calo di Salvini e lo stallo di Berlusconi.



SONDAGGI YOUTREND (16 GENNAIO): LE INTENZIONI DI VOTO

E così il 16 gennaio, ad una settimana dalla Elezioni Regionali in Emilia Romagna e Calabria, ecco la prima Supermedia YouTrend-Quorum per Agi dei sondaggi politici di inizio anno: un ottimo modo per osservare cambiamenti, trend e andamenti verso la settimana che potrebbe cambiare decisamente lo svolgimento dei prossimi mesi politici. La Lega di Matteo Salvini “vi entra” con un 30,8%, un calo dello 0,4% rispetto al 19 dicembre scorso quando già il 31,2% di “media” aveva fatto squillare un primo campanello d’allarme per la compagine leghista. Salvini punta dritto a conquistare tanto la Calabria con Jole Santelli (nominata dal Forza Italia) quanto soprattutto l’Emilia con la “sua” Lucia Borgonzoni: non dovesse però riuscirsi verrebbe, forse, meno quella “spallata” al Governo Conte-2 decisiva per poter tornare alle urne. Nel frattempo però se il Pd segnala una buona crescita, +0,6% al 19,3% nazionale, al netto delle fortissime polemiche interne alla maggioranza, è il M5s a segnare la peggior prestazione elettorale con il 15,7% e un -0,6% che non può non risentire della crisi interna tra fughe di parlamentari e proteste contro il leader Luigi Di Maio.



SUPERMEDIA YOUTREND (16 GENNAIO): CALENDA + RENZI AL 7%

Bene il Centrodestra ancora una volta, con la media dei sondaggi politici che premia Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni al 10,7% e ancora in crescita rispetto a fine dicembre: Forza Italia non eccelle ma neanche perde terreno, con il 6,6% che rappresenta una “tenuta” nell’area di Centro sempre più affollata da altri nuovi partiti. Azione di Calenda attua un ottimo +0,4% e comincia a crescere dopo la sua fondazione arrivando al 2,3% attuale: fa meglio di +Europa (1,9%), Verdi (1,8%) e tallona ormai la Sinistra al 2,5%, in netto calo dello 0,4% in poco meno di un mese. Chi invece segna una battuta di arresto nei sondaggi politici è Matteo Renzi: il progetto di Italia Viva, come forza di opposizione interna al Governo, non sta pagando per il momento a livello di consensi e i renziani si ritrovano così con un 4,4% (-0,4% rispetto alla Supermedia del 19/12) che al momento li azzererebbe quasi del tutto in seggi dal nuovo sistema elettorale messo in campo dal loro stesso Governo, il “Germanicum”. Vi è però un dato che potrebbe variare nei prossimi mesi e che riguarda una possibile alleanza centrista tra Renzi e Calenda: Azione e Italia Viva stanno discutendo di un unico candidato anti-Emiliano per le Regionali in Puglia e al momento, guardando i dati elettorali, un cartello degli ex Pd potrebbe sfiorare il 7% su scala nazionale.