Nella prima Supermedia dei sondaggi politici stilata da YouTrend-Quorum per Agi si possono registrare tre riflessioni prioritariamente dopo le Regionali 2020 in Emilia Romagna e Calabria e con un Governo “sopravvissuto” alla potenziale “spallata” del Centrodestra a traino Lega: in primis, il Centrodestra è sempre più saldo a livello elettorale con l’asse Salvini-Meloni-Berlusconi uscito più “equilibrato” nella distribuzione di forze e con meno capacità di azione “autonoma” del Carroccio; in secondo luogo, il Pd regge mentre il Movimento 5 Stelle crolla inesorabilmente dopo la tripla combo fuga dei parlamentari, dimissioni di Di Maio e cocente sconfitta alle Elezioni Regionali; da ultimo, gli “estremi” crescono, con le liste di Sinistra che aumentano tutte (effetto della vittoria di Bonaccini) e con Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni che si conferma forse il vero partito “vincente” delle due tornate elettorali di domenica scorsa. Entrando nella piega dei numeri, la media dei sondaggi politici raccolta nei vari istituti demoscopici dopo i risultati delle Regionali dà la Lega stabile al 30,7% perdendo solo un 0,1% in due settimane pur avendo registrato la sconfitta di Lucia Borgonzoni in Emilia.



SUPERMEDIA YOUTREND (30 GENNAIO): CRESCONO LE SINISTRE

Nella lista delle intenzioni di voto registrata dai sondaggi politici YouTrend, il Partito Democratico pur avendo vinto la sfida con Stefano Bonaccini non vede crescere di molto il suo trend nazionale: dem al 19,5%, un +0,2% in due settimane che da un lato rassicura Zingaretti e Franceschini, dall’altro non deve illudere sulla presunta sconfitta definitiva della Lega di Salvini. Chi invece registra un pesante rallentamento è il Movimento 5 Stelle con il 15% su scala nazionale e i risultati in Calabria ed Emilia Romagna dove entrambi i candidati grillini sono finiti sotto l’8%: a seguire nei dati dei sondaggi YouTrend l’impennata di Fratelli d’Italia che al 11,3% registra il suo massimo storico come media, grazie anche al picco avuto con i sondaggi Ixè di Cartabianca che proiettano la Meloni oltre il 12% di consensi. Chiudono poi le intenzioni di voto “mediate” Forza Italia, al 6,5% pur dopo la vittoria in Calabria, e Italia Viva di Matteo Renzi che non riesce a decollare e si ferma al 4,4%: crescono e non poco le liste di sinistra, a cominciare da +Europa al 2,3% con un +0,4% in due settimane, ma anche i Verdi crescono fino al 2,3% e La Sinistra-LeU dal 2,5% si proietta al 2,8% su scala nazionale.

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