Il dato è analizzato a fine ottobre ma è tutt’altro che “passato” nella parentesi politica attuale: caos Ilva, Manovra che stenta a decollare e crisi interne tra elettorato e leader, i sondaggi politici stilati da Demopolis per Otto e Mezzo confermano la crisi sostanziale del Governo Conte-2 e la crescita costante del Centrodestra. Ad oggi, se si tornasse alle urne con il voto anticipato, alla Camera la situazione analizzata dalle intenzioni di voto vede premiare ancora una volta al Lega al 33%: Pd al 19% e Movimento 5 Stelle al 18% sono le conferme della fatica provata dai due principali partiti di Governo. A crescere è solo Matteo Renzi che secondo questi sondaggi acquisisce consenso e voti, salendo fino al 5,8%: in un ipotesi futura – al momento ricacciata indietro anche dai due stessi protagonisti – di possibile ritorno al “Nazareno” con Italia Viva e Forza Italia in alleanza, il dato complessivo andrebbe al 12% (Berlusconi al 6%). Continua a volare invece Fratelli d’Italia, la prima “spalla” al Centrodestra sovranista con traino Salvini: la Meloni raggiunge il 9% dopo il voto delle Regionali in Umbria e in vista delle prossime in Calabria e Emilia Romagna. (agg. di Niccolò Magnani)



PIEPOLI (11 NOVEMBRE): M5S KO AL 17,5%

Dopo La7 e Quarta Repubblica, il lunedì sera per i sondaggi politici è ricco di novità e anche a Povera Patria su Rai 2 sono state presentate le ultime intenzioni di voto – prodotte da Piepoli – con una Lega meno in “forma” di altri istituti demoscopici ma comunque in crescita costante ormai dall’inizio del Governo Conte-2. 31,5% per il Carroccio, in costante rialzo, mentre il Governo Pd-M5s continua a perdere terreno e si sofferma al 17,5% con il movimento di Luigi Di Maio e al 19% per il partito di Nicola Zingaretti. LeU al 2% è sempre stabile mentre Italia Viva al 4,5% si alza ma non “esplode” come forse avrebbe sperato Renzi con tempi un po’ più solerti. Forza Italia al 7% e Fratelli d’Italia al 9% completano la lista dei principali partiti nelle intenzioni di voto Piepoli, lasciando in fondo alla classifica i Verdi (2%), +Europa (2,5%) e tutti gli altri piccoli partiti che assommati arrivano al massimo al 5%. (agg. di Niccolò Magnani)



SONDAGGI TECNÈ (11 NOVEMBRE): ELEZIONI REGIONALI EMILIA ROMAGNA

Lunedì sera di sondaggi sulle tv nazionali: i dati politici nazionali premiano ancora la Lega di Matteo Salvini, ma se si prova a dare un’occhiata alla vera sfida elettorale dei prossimi mesi, le Regionali in Emilia Romagna, la situazione varia decisamente. Il balzo del Centrodestra nella Regione più rossa d’Italia è incredibile ma potrebbe non bastare, se si osservano i sondaggi politici di Tecné a Quarta Repubblica: nel primo scenario, ovvero con il Movimento 5 Stelle che esprime il proprio candidato, Stefano Bonaccini (Pd-Italia Viva-LeU) avrebbe il 46% delle preferenze, la candidata del Centrodestra unito Lucia Borgonzoni appena dietro al 45% e i voti grillini che darebbero un 7% al loro candidato (ancora non espresso). Nel secondo scenario, con il patto civico M5s-Pd Bonaccini trionferebbe con il 51% davanti alla candidata della Lega al 47%, mentre se proprio il M5s non si presentasse alle Regionali comunque Bonaccini avrebbe un vantaggio di 2% sulla Borgonzoni. L’astensione resta però altissima in tutti e tre gli scenari (tra il 41% e il 45%) e sono quelli che i diversi leader nazionali in Emilia (Salvini ha già cominciato) proveranno a convincere nelle prossime settimane. (agg. di Niccolò Magnani)



SONDAGGI SWG (11 NOVEMBRE): LE INTENZIONI DI VOTO

Gli ultimi sondaggi politici pubblicati in ordine di tempo sono quelli di SWG, l’istituto che ha firmato l’ormai consueta rilevazione del lunedì per il TgLa7 di Enrico Mentana. Stando a questi dati, la coalizione di centrodestra avrebbe ormai raggiunto e superato il 50%, con la fazione “sovranista” sempre più trainante rispetto a quella moderata. E’ la prima volta da anni che una coalizione supera la soglia del 50%, basti ricordare che soltanto nel 2018 il centrodestra arrivò primo alle Politiche ma non raggiunse quel 40-41% necessario a governare. La Lega si conferma al momento il partito preferito dagli italiani: rispetto ad una settimana fa lo schieramento guidato da Matteo Salvini passa infatti dal 34,1% al 34,5% (+0,4%). Chi cresce più di tutti è però Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni compie un altro balzo dall’8,9% al 9,5% (+0,6%) ed è ormai a mezzo punto dalla soglia psicologica del 10%.

SONDAGGI POLITICI: SWG, CENTRODESTRA SOPRA IL 50%

Chi non sembra beneficiare del momento di ottima salute del centro-destra nei sondaggi è Forza Italia: il partito di Silvio Berlusconi resta infatti fisso al 6,2%. In ogni caso la somma dei voti azzurri, aggiunti a quelli del Carroccio, a quelli di Fratelli d’Italia e all’1,3% attribuito al movimento “Cambiamo!” di Giovanni Toti portano la coalizione al 50,2%. Numeri, questi, molto preoccupanti soprattutto per le forze di maggioranza che sostengono il governo Conte II, soprattutto in vista delle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna e in Calabria. C’è da dire che il Pd in questa settimana fa segnare un aumento corposo: quello di Nicola Zingaretti è infatti lo schieramento che cresce più di tutti, dal 17,5% al 18,6% (+1,1%). La percentuale di voti guadagnata dal Partito Democratico è praticamente la stessa persa da un MoVimento 5 Stelle in picchiata, passato dal 16,8% di sette giorni fa al 15,8% attuale. Perde qualcosa anche Italia Viva di Matteo Renzi, sceso dal 6 al 5,6% in una settimana. La Sinistra scende a sua volta dal 3,3% al 3,0%.