Sempre Tecné, sempre Quarta Repubblica, ma dall’Emilia Romagna si passa alle intenzioni di voto: e qui si riapre il “mistero” sulle quote date alla Lega a seconda dei diversi istituti demoscopici. Se Swg dà il Carroccio in calo al 33%, i sondaggi di Tecné mostrano Salvini in crescita costante e sfiorando addirittura il 35%: nelle intenzioni di voto presentate durante il programma di Nicola Porro, il partito di Salvini viene dato al 34,7%, mentre il Pd non brilla ancora e resta sotto il 20% dopo i perduranti casi Ilva, Alitalia e viadotti-autostrade. Al 15,9% in netta crisi troviamo invece il Movimento 5 Stelle, con lo stesso Di Maio messo in difficoltà dall’ultimo voto su Rousseau che ha sconfessato la linea del M5s e ha “imposto” al Movimento di presentare candidati e liste per le prossime Elezioni Regionali in Emilia. Seguendo le altre intenzioni di voto, Fratelli d’Italia insegue al 9% mentre all’8,1%, in risalita, è Forza Italia: Renzi al 4,4%, Sinistra al 2,1%, i Verdi all’1,5%, +Europa all’1,6% e Azione di Calenda all’1,1% sono gli altri partiti sondati da Tecné.



TECNÈ (25 NOVEMBRE): REGIONALI EMILIA ROMAGNA, TESTA A TESTA LEGA-PD

Se i sondaggi politici nelle intenzioni di voto proseguono nel sostanziale “stallo” conosciuto – con Lega in testa sul 33%, Pd in tenuta, top Meloni e crisi M5s – la competizione certamente più “appassionante” dei prossimi mesi politici è quella in Emilia Romagna. Qui il testa a testa tra i due candidati più forti è serrato e l’inserimento del M5s non sembrerebbe modificare di molto la competizione che vede Cdx-Lega contro il Partito Democratico e l’intero Centrosinistra. Nella puntata di ieri sera a Quarta Repubblica sono stati presentati gli ultimi sondaggi Tecné sulle prossime Regionali 2020, con Bonaccini dato al momento in lieve vantaggio sulla sfidante Lucia Borgonzoni per 50,5% contro il 47,5% della candidata di Centrodestra. Scendendo però nelle pieghe dei singoli partiti, si scopre come in regione è la Lega ad avere il primo posto col 32%, seguita dal Pd al 31% e dagli altri del Centrosinistra raccolti al 10%. 6% per il M5s sempre più in crisi, 3% per Italia in Comune (Pizzarotti), mentre sul fronte Centrodestra a ruota della Lega c’è Fratelli d’Italia col 6%, appena davanti a Forza Italia col 5% e tutte le altre liste del Cdx al 5%. Interessante il dato sull’astensione: c’è ancora un 45% che si dice indecisa/delusa dalla campagna elettorale in Emilia Romagna.



SONDAGGI SWG (25 NOVEMBRE): LE INTENZIONI DI VOTO

Sondaggi politici immancabili nell’edizione del TgLa7 di Enrico Mentana del lunedì sera. Come da appuntamento ormai consolidato è sempre SWG a fornire le indicazioni di voto degli italiani in una fase quanto mai delicata per gli equilibri tra i vari partiti. In testa, con il 33,1%, c’è la Lega di Matteo Salvini: il Carroccio rispetto ad una settimana fa registra un calo corposo dello 0,9%. Sarà l’effetto sardine? Quel che è certo è che i principali rivali della Lega non sembrano approfittare almeno momentaneamente della “difficoltà” di Salvini: il Pd scende in sette giorni dal 18,3% al 18,1%, mentre il MoVimento 5 Stelle deve accontentarsi di una crescita dello 0,3%, passando dal 16,2% al 16,5%. Dopotutto, viste le tensioni interne che hanno portato Beppe Grillo ad intervenire personalmente per riportare ordine, non così male…



SONDAGGI POLITICI: MELONI PRIMA VOLTA SOPRA 10%

Ma il risultato che balza subito agli occhi nei sondaggi politici di SWG per il TgLa7 è certamente quello riportato da Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni raggiunge e supera per la prima volta la soglia psicologica del 10%, attestandosi precisamente al 10,1% in aumento dello 0,6% in una settimana. Non sembra riuscire ad approfittare della flessione di Salvini per riappropriarsi del consenso degli elettori di centrodestra Forza Italia: il partito di Silvio Berlusconi perde lo 0,4% passando dal 6,4% al 6,0%. In crescita è invece Italia Viva: il nuovo soggetto politico di Matteo Renzi passato dal 5,0% di sette giorni fa al 5,5% attuale. Sinistra Italiana-MDP-Art. 1 si ferma al 3,1% con un -0,2% su base settimanale, perdono lo 0,3% i Verdi (2,0%) e lo 0,1% +Europa (1,6%), mentre Giovanni Toti con Cambiamo! si ferma all’1,3%.