Il Governo non sfonda e l’asse tenuto insieme dall’anti-Salvinismo e dalla necessità di formulare una Manovra che neutralizzasse l’aumento dell’Iva non sembra funzionare: i sondaggi politici prodotti da Tecnè per l’Agenzia Dire dello scorso 18 ottobre Pd, M5s, LeU e Italia Viva non convincono l’elettorato. A fine settembre, nel momento più alto di fiducia per il Conte-bis (e nel momento di massima flessione della Lega)il 32% concedeva fiducia e appoggio all’asse Di Maio, Zingaretti, Speranza, Renzi. Il 4 ottobre la fiducia addirittura sale fino al 32,6% ma quando iniziano le primi liti e le prime bozze della Manovra di Bilancio il consenso del Governo inizia la piena discesa. 54,9% di antagonisti al Governo Conte-bis l’11 ottobre scorso, mentre pochi giorni fa l’indice di non fiducia attorno al Governo giallorosso schizza al 57%, mostrando diverse preoccupazioni per le liti in CdM e per le stime della Finanziaria con annesse tutte le nuove tasse. Il Centrodestra intanto “ringrazia” e sale ben oltre il 45% dopo la manifestazione di piazza di sabato scorso. (agg. di Niccolò Magnani)



SONDAGGI TECNÈ (21 OTTOBRE): CENTRODESTRA “BOOM”

Nei sondaggi politici stilati da Tecnè per Quarta Repubblica si conferma esattamente quanto visto nelle simili intenzioni di voto si Swg per La7: la Lega in testa, il Centrodestra unito che guadagna dopo la manifestazione di Piazza San Giovanni dello scorso sabato e un Governo che non riesce a decollare dopo i primi mesi dalla sua nascita. Salvini al 33% dopo che solo una settimana fa era al 31,5%, Forza Italia dal 7,8% all’8%, Fratelli d’Italia dal 7,7% all’attuale 8,2% registrano un balzo netto del Centrodestra. Non solo, tra le forze di maggioranza l’unica a salire è Italia Viva di Renzi (dal 4,3% al 4,8%) che sfrutta però lo stesso “mood” di critica feroce al Governo dopo la kermesse della Leopolda 10 chiusasi domenica pomeriggio. Nel mezzo le due forze di maggioranza che soffrono eccome, con un Pd che cade dal 20,4% al 19,4% in soli sette giorni, ma fa peggio il Movimento 5 Stelle di Di Maio, dal 19,8% al 18,5% del 21 ottobre. Dati elettorali non dettano certo l’agenda politica ma aiutano, questo sì, a capire dove si siano spostando i consensi in maniera alquanto “febbrile” in questi mesi decisivi di Manovra e Finanziarie. (agg. di Niccolò Magnani)



SONDAGGI GHISLERI (22 OTTOBRE): PD-M5S NON È COALIZIONE PER COLPA DI RENZI

Sempre su La7 ma con altri sondaggi, il Governo Conte-2 continua a ricevere “allarmi” sulla tenuta elettorale dei prossimi mesi stante la crescita netta del Centrodestra, tornata quasi ai livelli post-Europee: secondo la direttrice dei sondaggi politici Euromedia, Alessandra Ghisleri (intervenuta questa mattina a Omnibus, ndr) per il Governo giallorosso il grosso problema è che non possono considerarsi una vera e propria coalizione. «La Lega di Matteo Salvini è sempre primo partito, di conseguenza l’area di centrodestra si colloca più avanti rispetto all’area di governo che, però non è una coalizione i cui voti possono sommarsi», spiega la direttrice di Euromedia, rilevando un Carroccio tra il 30 e il 32% ma soprattutto una coalizione anti-Salvini che non tiene tutta assieme. Per questo motivo, secondo la Ghisleri, il no di Renzi (confermato in studio da Davide Marattin, Italia Viva) ad una alleanza stabile Pd-Iv-M5s complica assai i piani del Governo «in vista delle prossime elezioni Regionali in Umbria, Calabria, Reggio Emilia e Toscana». (agg. di Niccolò Magnani)



SONDAGGI TERMOMETRO: SALVINI HA VINTO IL DUELLO CON RENZI

La Lega vola dopo la piazza di Roma sabato scorso e dopo il duello in tv di Matteo Salvini contro l’omonimo Renzi, mentre Pd e M5s soffrono nei sondaggi politici tanto la lite costante interna sulla Manovra quando un assenza semi-completa nella settimana politica tra Piazza San Giovanni, Leopolda e duello “dei Matteo”. Crisi sotto il 20% per i due partiti di Governo, crescita invece per Lega e Italia Viva: nei sondaggi prodotti dal Termometro Politico si è cercato di analizzare proprio quel duello in tv a Porta a Porta della scorsa settimana con l’elettorato intervistato che si è detto convinto al 36,6% che sia stato Salvini a vincere la sfida mediatico-politica contro l’ex Premier fiorentino. Solo il 22,1% considera vincente la “prova” di Renzi, mentre il 17,6% non è stato soddisfatto né del Matteo milanese né da quello toscano (il 23,7% spiega di non aver visto il confronto). Sempre in merito allo stesso duello tv, i sondaggi esprimono anche altre considerazioni interessanti che danno la cifra della differente situazione elettorale dei due leader: per il 10,3% Renzi è stato sincero mentre Salvini è stato opportunista, mentre è il 3,56% a ritenere l’esatto opposto con il leader della Lega sincera e quello di Italia Viva opportunista. Interessante anche l’ultimo giudizio stilato dagli elettori sentiti: il 45% è convinto che nessuno dei due Matteo sia stato sincero a Porta a Porta, risultando entrambi opportunisti. (agg. di Niccolò Magnani)

SWG (21 OTTOBRE): LE INTENZIONI DI VOTO

Gli ultimi sondaggi politici delineano un quadro molto interessante, a maggior ragione perché arrivano immediatamente dopo le due “piazze” che, da una parte, hanno visto la reunion del centrodestra in piazza San Giovanni, dall’altra il lancio ufficiale di Italia Viva alla Leopolda di Matteo Renzi. Secondo SWG, come si è potuto notare nel classico sondaggio del lunedì sera nel Tg La7 di Enrico Mentana, sono proprio le forze protagoniste nel fine settimana le uniche a segnare un incremento di consensi nell’elettorato italiano. La Lega di Matteo Salvini si conferma primo partito, ma rispetto alla settimana scorsa fa segnare un aumento dello 0,8% e torna a toccare il 34%. Nel centrodestra fa un altro balzo in avanti Giorgia Meloni, che con Fratelli d’Italia guadagna a sua volta lo 0,8% portandosi dal 7,6% all’8,4%. In crescita anche Forza Italia, a dispetto dei malumori interni registrati per la partecipazione in piazza di Silvio Berlusconi, dal 5,1 al 5,5%.

SONDAGGI POLITICI, SWG: CALO PD E M5S

Dicevamo che Italia Viva cresce nei sondaggi, con il partito di Matteo Renzi che dopo la Leopolda passa dal 5,3% al 5,6%, ma questa è anche l’unica delle forze di governo a poter essere soddisfatta dell’andamento di questa settimana. Il resto della maggioranza sconta forse l’elevata litigiosità sui temi della Manovra e scende nel gradimento degli italiani. Il Partito Democratico, pur confermandosi secondo partito, passa dal 19,4% al 18,8%, in calo dello 0,6%. Ancora più netto il calo del MoVimento 5 Stelle, passato nel giro di una settimana dal 18,6% al 17,8% (-0,8%). Neanche la componente del governo più piccola in termini numerici può sorridere: Sinistra Italiana perde infatti lo 0,3% e passa dal 3,1% al 2,8%. Numeri che non possono non allarmare la maggioranza, soprattutto alla vigilia del primo appuntamento di un ciclo elettorale potenzialmente decisivo rappresentato dalle regionali in Umbria.