Lo scontro politico e la campagna elettorale entra nel suo rush finale ma secondo gli ultimi sondaggi politici disponibili – quelli prima del silenzio elettorale del 4 settembre – è la Regione Toscana ad essere forse la più incerta di tutte le sfide presenti alle Elezioni Regionali del 20-21 settembre prossimo. Osservando i sondaggi Noto per QN del 3 settembre scorso, a domanda secca su chi si vorrebbe come Presidente della Toscana al posto dell’uscente Enrico Rossi, l’incertezza regna sovrana: al 42-46% Eugenio Giani, candidato del Centrosinistra unito, stacca di soli 3% la pasionaria della Lega Susanna Ceccardi (39-43%) autrice di un grande recupero nei consensi rispetto alla scorsa primavera. Lontana e fuori dalla partita per il momento Irene Galletti del Movimento 5 Stelle, data tra il 7 e l’11% nei sondaggi pre-silenzio elettorale. Doveva essere contesta secondo le previsioni della vigilia anche la sfida in Liguria, eppure secondo i sondaggi espressi sempre da Noto per il Quotidiano Nazionale, il Governatore uscente Giovanni Toti sembra avere i pronostici dalla sua: il candidato del Centrodestra unito veleggia tra il 54% e il 58%, mentre lo sfidante candidato di Pd e M5s Ferruccio Sansa non andrebbe oggi oltre il 37-41% dei risultati.
SONDAGGI SWG (4 SETTEMBRE): REFERENDUM, CRESCE IL NO MA…
Cambio deciso di scenario invece con gli ultimi sondaggi politici del 4 settembre di Swg per La7: dalle Regionali, si passa infatti alla sfida sempre del 20-21 settembre ma decisamente “nazionale”, ovvero il voto sul Referendum del taglio parlamentari. Ebbene, il Sì alla riforma voluta dal M5s e votata in Parlamento praticamente da tutti i gruppi politici resta saldo in testa e con lo stra-favore dei pronostici: ma cresce il No rispetto allo scorso giugno quando gli anti-riforma costituzionale erano tra il 14-18% di consensi. Al 4 settembre invece il Sì per il taglio del numero dei parlamenti (da 830 a 600) vedeva l’appoggio del 68-72%, mentre il No cresceva fino al 28-32% delle risposte dagli intervistati Swg. Al netto della campagna elettorale, i sondaggi Swg mostrano come in realtà per gli italiani le vere priorità sono decisamente altre: rispetto al 2014 quando la preoccupazione per lo sviluppo economico era al 22%, ad oggi la crisi Covid-19 e il futuro dell’economia sociale fa schizzare quel dato al 38%.