Sono sondaggi politici molto interessanti quelli presentati ieri da Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera, per una volta senza “percentuali” come principali “novità” bensì con calcoli effettivi su Camera e Senato qualora si andasse al voto con l’attuale legge elettorale oppure con quella ancora ferma in Commissione Affari Costituzionali in attesa del taglio dei parlamentari con il prossimo referendum. Il Centrodestra se oggi ci fossero Elezioni Politiche nazionali potrebbe ottenere una maggioranza schiacciante in Parlamento, mentre l’ago della bilancia andrebbe in mano a Forza Italia se andrà al voto con il “Germanicum” (proporzionale redatto dal Governo Conte-2, non senza divisioni ancora tra Iv, Pd e M5s): «Il centrodestra avrebbe una maggioranza schiacciante sia alla Camera, sia al Senato, ottenendo rispettivamente 391 deputati e 201 senatori», spiega Pagnoncelli prendendo in esame il primo scenario dei sondaggi Ipsos, con queste intenzioni di voto recenti, Lega (25,5%), Pd (20%), M5S (18,1%), FdI (16,4%), FI (7,7%), Azione (3%).



Lo scenario vede Centrodestra contro Centrosinistra e con il M5s che corre solo: 199 seggi alla Lega, 129 alla Meloni, 61 a Forza Italia, 110 al Pd, 24 agli altri partiti di Csx, 99 seggi al M5s. Secondo scenario, sempre con il Rosatellum senza taglio parlamentari ma con M5s e Pd assieme: qui il vantaggio del Centrodestra resta sempre vincente ma cala fino a 339 seggi alla Camera e 136 al Senato. In questo caso si avrebbe a Montecitorio 173 deputati con Salvini, 112 con FdI, 53 a Fi, 285 alla coalizione giallorossa (132 Pd, 119 M5s, 4 altri di Csx).



SONDAGGI IPSOS (11 LUGLIO): IL DOPPIO SCENARIO CON IL GERMANICUM

Gli ultimi due scenari sono quelli forse più interessanti ancora con i sondaggi politici Ipsos che vanno a calcolare cosa potrà succedere con la nuova legge elettorale del Germanicum se si votasse dopo il taglio dei Parlamentari in referendum: in una Camera con 400 seggi in palio (200 al Senato), il terzo scenario vede lo sbarramento del 5% ai partiti in ingresso. Ebbene, in Parlamento si avrebbero solo 6 forze politiche: «Forza Italia sarebbe decisiva nella formazione di un governo, dato che Lega e FdI nell’insieme raggiungerebbero 191 seggi alla Camera e 94 al Senato, quindi meno dei 201 e 101 seggi che rappresentano la maggioranza delle nuove Camere». Infine, nell’ultimo scenario con taglio sbarramento al 3% (15% a livello regionale) Azione di Carlo Calenda è data del 3% ma il Governo resterebbe in mano al Cdx sempre però con Berlusconi decisivo: 113 seggi alla Lega, 88 al Pd, 79 al M5s, 72 a Fratelli d’Italia, 33 a Forza italia, 13 a Calenda e 2 al SVP.

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