Dal caso Roberto Saviano alla guerra in Ucraina, non solo intenzioni di voto nei sondaggi di Termometro Politico. Iniziamo la nostra analisi soffermandoci sul parere degli italiani sul Saviano-gate: come ben sappiamo, lo scrittore napoletano non avrà la sua trasmissione in Rai dopo aver rivolto insulti al ministro Matteo Salvini. Ebbene, un italiano su due si è scagliato contro l’autore di “Gomorra” e “Zero zero zero”. Il 50,3 per cento s’è detto contento della decisione della Rai: Saviano è molto di parte e fazioso, non è autorevole né adatto alla tv pubblica. Il 4,9 per cento pur apprezzando Saviano, pensa che sia una legittima scelta azienda decidere chi deve condurre le trasmissioni. Il 10,7 per cento non è un estimatore di Saviano, ma s’è detto dispiaciuto, mentre il 28,2 per cento ritiene la vicenda ingiusta: Saviano è uno scrittore di grande spessore, ma le voci non gradite al governo vengono epurate.



Sondaggi politici: i dati di TP

I sondaggi di TP hanno poi chiesto agli italiani se hanno fatto bene gli Stati Uniti a fornire all’Ucraina le bombe a grappolo: per sette intervistati su dieci la risposta è no. Per il 33,1 per cento rappresentano un’escalation che era meglio evitare, dovrebbero essere dati solo armamenti che non sono vietati da convenzioni internazionali, mentre per il 37,3 per cento si tratta di un atto criminale che prolungherà la guerra, non si dovrebbe consegnare alcun armamento a Kiev. Di parere diverso il 25,7 per cento: il 14,1 per cento crede che abbiano atteso fin troppo e andavano date all’inizio della guerra, anche perché Mosca le ha sempre utilizzate, mentre per l’11,6 per cento è stato giusto attendere ma a questo punto era opportuno consegnarle perché sono necessarie. Il restante 3,9 per cento ha preferito non rispondere al quesito.

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