I SONDAGGI POLITICI TECNÈ, LE INTENZIONI DI VOTO VERSO LE EUROPEE: TIENE ANCORA IL CENTRODESTRA, FDI SOTTO IL 28%

Dalle Regionali alle Europee, la politica italiana si prepara ad una lunghissima campagna elettorale in cui sondaggi politici e analisi di voto saranno sempre più ricercati dalle segreterie dei partiti per provare a capire mosse e proposte davanti ad un elettorato sempre più in “sfiducia” da livelli locali fino a continentali. Con la “pausa” a metà aprile per le Regionali della Basilicata, il Centrodestra a guida Meloni sfida a distanza il campo “largo” della sinistra ben sapendo che il voto europeo fa storia completa a sé avendo un sistema elettorale profondamente proporzionale. Capire però chi tra i leader in lista riuscirà ad uscire “beatificato” dalle Europee sarà uno dei temi cardine, ricordando le precedenti con i vari Salvini e Renzi “re Mida” delle Elezioni in Europa nel 2019 e 2014.



Osservando gli ultimi sondaggi politici presentati da Tecnè per Mediaset appena dopo i risultati delle Regionali abruzzesi, il Centrodestra nazionale tiene ancora con un FdI primo partito con un margine di 7-8% di vantaggio sulla leader dem Elly Schlein. Fratelli d’Italia al 27,8% recupera terreno con la vittoria di Marsilio, mentre il Pd non va oltre il 20,2% confermandosi comunque prima forza – almeno a livello numerico – del possibile “campo largo” ancora tutto da costruire a sinistra. Il M5s di Giuseppe Conte scende al 15,8% nonostante sia in Sardegna e sia in Basilicata abbia determinato molto sulla scelta del candidato per le Regionali: Forza Italia per i sondaggi politici Tecnè resta davanti alla Lega con rispettivamente Tajani 9,3% e Salvini 7,9% su scala nazionale. Chiudono le intenzioni di voto raccolte l’11 marzo scorso, Alleanza Verdi-Sinistra al 4,1% come Azione di Calenda, Renzi 3,1% e PiùEuropa di Bonino al 2,5%.



IL FUTURO DELLA SINISTRA TRA CAMPO LARGO E “RISTRETTO”: GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI

Tiene il Centrodestra con i singoli partiti e a maggior ragione lo fa anche a livello di coalizione generale: i sondaggi politici Tecnè mostrano infatti l’unione di Meloni, Salvini, Tajani, Lupi e Cesa al 46% verso le prossime Europee, con il Centrosinistra a guida Schlein che non va oltre il 26,8%. Se invece si dovesse considerare un fronte più allargato, il tanto agognato “campo largo progressista” allora il dato salirebbe al 42,6%, comunque inferiore sebbene di poco al Governo Meloni.

Considerando da vicino il tema del futuro in area Centrosinistra, gli ultimi sondaggi politici presentati da Euromedia per “Porta a Porta” e “La Stampa” (qui le intenzioni di voto che abbiamo analizzato ieri, ndr) focalizzano l’attenzione sull’alleanza effettiva tra i vari Schlein, Conte, Fratoianni, Calenda, Renzi e Bonino. Ebbene, ad oggi solo il 9,7% ritiene il progetto del “campo largo” favorevole come progetto alternativo al Centrodestra: il 25,3% sottolinea che il “campo” rimarrà unito perché è l’unico modo per battere le destre. In totale il 35% resta favorevole al “campo largo”, con una larga fetta di contrari (34,7%) e di indecisi/incerti al 30,3%. In pratica un italiano su tre non vede di buon occhio una riedizione dell’Ulivo di Prodi in salsa 2.0: il 37,4% lo ritiene realizzabile mentre il 43,9% resta molto scettico e i fatti recenti sembrano dare adito a questa lettura. Davanti alla scelta del candidato per le Regionali in Basilicata, l’accordo è stato trovato sul nome di Domenico Lacerenza, con il ritiro del precedente nome auto-candidato a sinistra, Angelo Chiorazzo: accordo da Pd, M5s e AVS, ma si sfila Azione dopo essere stata esclusa dal tavolo delle decisioni. «È il M5s, che ormai decide la politica della sinistra, ad aver escluso Azione e ne abbiamo preso atto. Nessun problema. Io fino a ieri mattina ho parlato con Elly Schlein per capire quale era il loro orientamento di candidatura e mi ha detto che non lo avevano. Dopo di che ho appreso dalle agenzie che c’era stato un tavolo di una coalizione molto spinta a sinistra. Auguri, che devo fare?», spiega Carlo Calenda all’ANSA dimostrando quanto sia complicato da costruire un campo realmente “largo”.