I SONDAGGI POLITICI DEL “TERMOMETRO” VERSO LE EUROPEE: RISALE FDI, PD-M5S IN 3 PUNTI

La vittoria in Abruzzo ha fatto di nuovo “respirare” il Centrodestra nazionale, specie vedendo gli ultimi fatti in Basilicata e Piemonte con il progetto di campo largo andato (per ora) in frantumi nel giro di pochissimi giorni: i sondaggi politici raccolti dal Termometro Politico dell’8 marzo scorso raccontavano già in realtà una corsa verso le Europee che vede ancora la Premier Giorgia Meloni grande favorita con la lista FdI, mentre tra Pd e M5s la “lotta” per la leadership nella potenziale alleanza passerà gioco forza da chi emergerà prima lista di sinistra nel voto delle Elezioni l’8-9 giugno 2024.



Osservando dunque i dati effettivi delle ultime intenzioni di voto di Termometro Politico – al netto dell’affluenza/astensione che restano un tema non da poco (ne parliamo qui, ndr) – scopriamo che Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni guida con un buon 28,5% su scala nazionale, avanti di 9 netti sulla rivale Elly Schlein che apre i sondaggi di marzo con un 19,5% di consenso raccolto nel Pd: a soli tre punti troviamo il M5s di Giuseppe Conte, salito al 16,1% nonostante le non esaltanti prove della lista alle ultime Regionali. La Lega di Salvini recupera terreno al 9,1% davanti a Forza Italia di Tajani al 6,8% (anche se i sondaggi politici di questo ultimo periodo, come dimostra la Supermedia YouTrend, sono “divisi” tra chi vede gli azzurri davanti al Carroccio e chi invece il contrario). Chiudono i sondaggi del Termometro con Azione di Calenda al 3,9% appena davanti all’Alleanza Verdi-Sinistra al 3,3%, attardato Renzi con Italia Viva al 2,8%, subito dietro PiùEuropa 2,4%, Democrazia Sovrana Popolare 1,8%, Unione Popolare 1,2% e Noi Moderati di Lupi all’1,1%.



GUERRA UCRAINA E CAMPO LARGO SINISTRA: GLI ALTRI SONDAGGI POLITICI

Spostando l’attenzione verso due dei temi politici più “scottanti” del momento, cambiamo analisi e concentriamoci sugli ultimi sondaggi politici raccolti di recente da Emg per la Rai tra il 13 e il 15 marzo 2024: la leadership italiana nel G7 punta ad avere un ruolo di primissima linea su tanti dossier internazionali, tra cui il più urgente riguarda certamente la guerra in corso ormai da 2 anni tra Russia e Ucraina. Ebbene, è stato chiesto agli elettori intervistati un giudizio sulle recenti parole di Papa Francesco in merito al “coraggio di alzare la bandiera bianca”, ribadito nel corso di una lunga intervista alla RSI svizzera. Il 47% degli intervistati si dice d’accordo con Papa Francesco, il 29% invece “censura” quelle dichiarazioni: allargando il tema, il 34% si attende un negoziato per far terminare la guerra, il 20% è convinto che il conflitto non cesserà mentre solo il 15% pensa che ci sarà un’effettiva sconfitta dell’Ucraina (il 7% invece pensa che Putin perderà completamente).



Secondo e ultimo tema della nostra analisi sui sondaggi politici nazionali riguarda invece un altro tema urgentissimo per i partiti politici, questa volta non riguardante la maggioranza di Centrodestra: la vittoria in Sardegna aveva forse illuso, la sconfitta cocente alle Regionali in Abruzzo è stata probabilmente la brusca sveglia, ma la rottura completa dei rapporti interni al Centrosinistra sulle prossime Regionali di Basilicata e Piemonte potrebbe aver segnato un punto netto nella costituzione del “campo largo progressista” tra Pd, M5s, Italia Viva, Azione, PiùEuropa e AVS. Il ritiro del candidato Lacerenza in Basilicata – durato praticamente per 3 giorni – segna un’ulteriore strappo tra dem e grillini, con quest’ultimi che non accettano l’imposizione di nomi (per il Piemonte) mentre accusano il Pd di aver fatto naufragare la figura del medico oculista su cui si era trovato un primo accordo la scorsa settimana. In termini di sondaggi politici e consensi, l’elettorato guarda con forte scetticismo il prossimo futuro della sinistra: solo il 52% ritiene possibile il campo largo da Calenda fino al M5s, percentuale che sale al 67% tra gli elettori Pd ma crolla al 41% tra quelli grillini.