Prendendo spunto ancora dai sondaggi politici di Winpoll sono interessanti quelli che riguardano il giudizio attuale sull’operato del Governo Conte-2: dilaniato dalle crisi interne ma anche “ricattato” dal fatto di non poter andare al voto anticipato, pena la quasi certa sconfitta contro il Centrodestra a guida Salvini-Meloni, il consenso esterno attorno all’asse giallorossa è tutt’altro che bene augurante. Per il 63% degli intervistati il M5s dovrebbe rimanere un partito indipendente dal Pd, mentre solo il 26% vede l’alleanza “ampia” del Centrosinistra come ipotesi duratura. Se viene poi considerato che la vittoria in Emilia Romagna (e la parallela sconfitta della Lega di Salvini-Borgonzoni) per il 65% resta un “caso isolato”, il Governo giallorosso viene “bocciato” anche sul progetto di legge elettorale che sta mettendo in cantiere: no proporzionale, il 76% degli intervistati nei sondaggi Winpoll vorrebbe un sistema che elegga direttamente il Presidente del Consiglio, una sorta di sistema dell’elezione dei sindaci (Italicum, ndr) che già Renzi aveva ipotizzato nel referendum costituzionale poi deflagrato il 4 dicembre 2016.



WINPOLL (8 FEBBRAIO): LE INTENZIONI DI VOTO

La Lega perde quasi 2 punti percentuali dalle Regionali ma è il crollo totale del M5s a rappresentare l’autentica novità dei sondaggi politici stilati da Winpoll per il Sole 24 ore: in attesa dei nuovi dati che emergeranno nella nuova settimana appena cominciata, specie dopo i nervi scoperti nel Governo Conte per il tema prescrizione che occuperanno ancora gran parte dell’agenda politica dei prossimi giorni. Il Movimento 5 Stelle non andava così male dal 2012, praticamente dall’inizio dell’avvenuta targata Grillo-Casaleggio: la crisi elettorale, la mancanza di leadership dopo le dimissioni di Di Maio, i problemi interni al Governo per le storiche battaglie di prescrizione e vitalizi oltre al sempre più inglobamento opzionato dal Partito Democratico per temi e programmi in seno alla maggioranza. I motivi sono tanti, il consenso è davvero ai minimi storici con il 12,7% che rappresenta un tonfo clamoroso per il Movimento in attesa degli Stati Generali, spostati addirittura più avanti per attendere il risultato del Referendum sul taglio dei parlamentari, altra battaglia storica del M5s.



SONDAGGI WINPOLL (8 FEBBRAIO): LEADER CENTRODESTRA

Fanno decisamente meglio negli ultimi sondaggi politici di Winpoll sia la Lega che il Pd anche se con opposti sentimenti: Salvini perde ancora terreno (almeno secondo questo sondaggio, la media YouTrend di venerdì scorso dava una Lega più in alto, oltre ad un M5s meno in crisi) fermandosi al 31,8% comunque ancora saldamente in testa alle intenzioni di voto. Il Partito Democratico invece vola guadagnando due punti percentuali rispetto alle Elezioni Regionali e fissando il dato migliore degli ultimi mesi, al 22,6% sulla scala nazionale: va molto bene anche Fratelli d’Italia che si conferma sempre più in crescita, all’11,6% e ormai vicinissimi ai rivali del Movimento 5 Stelle. Crolla invece sotto il 5% Forza Italia che riesce a fare meglio di Renzi (4,8% contro 3,8%) ma che inevitabilmente paga il dominio della guida Salvini-Meloni all’interno della coalizione. Detto di Italia Viva che non cresce nonostante l’opposizione feroce interna al Governo Conte-2 contro Pd e M5s, negli altri sondaggi politici scopriamo Azione al 2,6%, La Sinistra al 2,3%, Verdi all’1,8% e +Europa al 1,1%. È stato infine chiesto agli elettori intervistati da Winpoll ad oggi chi abbia più la stoffa del leader interno alla coalizione di Centrodestra: ebbene, il 52% è ancora schierato con Salvini leader mentre crescono i sondaggi per Giorgia Meloni, al secondo posto con il 40%. Del tutto fuori gioco Berlusconi al 5% e Giovanni Toti al 3%.

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