Il Super Tuesday è alle porte ormai e attorno all’una italiana di questa notte si potranno avere i primi risultati che confermeranno o smentiranno clamorosamente gli ultimi sondaggi della vigilia di questa fase importante delle Primarie Usa 2020. Per essere eletti nella nomination Dem di metà luglio occorreranno poco meno di 2mila delegati: eleggendo oggi circa 1350 delegati in generale (e con il quasi certo dato che non andranno ad un solo candidato Presidente) si può ben capire perché la votazione odierna è importante ma non decisiva. Al netto di ciò quanto avvenuto nelle ultime ore rischia di “stravolgere” la corsa per il Super Tuesday: con Bernie Sanders in testa a tutti i sondaggi, Pete Buttigieg e Amy Klobuchar hanno abbandonato la campagna elettorale lanciando l’endorsement per il moderato Joe Biden. Il tentativo è palese: concentrare forze moderate per battere il “nemico” interno rappresentanti dal socialismo “alla europea” del senatore del Vermont. I sondaggi in California al momento vedono Sanders al 38% contro Biden al 21%, poi Warren al 16% e Bloomberg al 11% mentre Buttigieg fermo al 7% e Klobuchar al 5%: i dati YouGov per Stanford però non potevano prendere in considerazione quanto avvenuto poco fa, ovvero il ritiro di Mayor Pete della senatrice Amy Klobuchar per cui già dai risultati della lunga notte Usa potrebbero avvenire “scossoni” sulla lotta per le Primarie che al momento vede di fatto “solo” 3 veri sfidanti per Bernie, ovvero la “vicina” Warren, Biden e Bloomberg.



SANDERS +19% SU BIDEN IN CALIFORNIA

Alla vigilia del Super Tuesday non ci sono solo i sondaggi che certificano il vantaggio di Bernie Sanders nella corsa per le Primarie Dem Usa 2020, ma a far rumore è il ritiro semi-improvviso di Pete Buttigieg, fino ad oggi terzo per quantità di delegati guadagnati nelle prime 4 sfide tra Democratici di questi primi due mesi di Elezioni Primarie. 1357 delegati in palio in 14 stati, questo è il Super Tuesday che si appresta a portare un indizio sempre più chiaro sul nome dell’anti Donald Trump per la corsa alla Casa Bianca. Attesa forte anche per vedere come si posizionerà il miliardario Michael Bloomberg che fa il suo esordio nella campagna elettorale Usa 2020: ebbene, tutti contro tutti, o meglio contro Bernie Sanders e i sondaggi in effetti lo certificano. Guardando il voto in California che rientra tra i 14 Stati prossimi al voto, il senatore del Vermont entra nella scena con un vantaggio calcolato da Suffolk per Usa Today in 19% sull’immediato sfidante, Joe Biden: Sanders al 35%, l’ex vicepresidente di Obama al 14%, battuto nei sondaggi da Bloomberg (16%) e di poco sopra Elizabeth Warren (12%) e Buttigieg, poi però ritiratosi dalla candidatura.



SONDAGGI PRIMARIE USA 2020: LA CORSA ALLA NOMINATION DEMOCRATICI

Guardando invece i sondaggi prodotti da Emerson sul Texas, si scopre come anche in questo caso il vantaggio di Sanders è netto – seppur minore – sugli avversari: Bernie al 31%, Biden al 26%, Bloomberg al 16 e Warren al 14%. Tanto in California quanto in Texas i sondaggi su Amy Klobcuhar, una delle poche outsider Dem rimaste nella corsa per le Primarie Usa 2020, viene data torno al 5% su scala nazionale. Ricordando che il Super Tuesday del 3 marzo chiama al voto Alabama, Arkansas, California, Colorado, Maine, Massachusetts, Minnesota, North Carolina, Oklahoma, Tennessee, Texas, Utah, Vermont, Virginia, Isola Samoa, è interessante vedere gli ultimi sondaggi nazionali prodotti sui candidati Dem in corsa verso la nomination del prossimo giugno: i dati forniti da TIPP per Ibd vedono un vantaggio globale ancora premiante Bernie Sanders (23%) davanti al candidato democratico Biden (che potrà contare anche sui parte dei voti in mano a Buttigieg) al 20%, a Bloomberg al 13% e con Warren ancora ad un altro grado di consenso al 17%. Chiudono la rilevazione Dem Klobuchar al 6% e Gabbard al 3%.

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