Quanto pesa, in termini di sondaggi, il caos in cui sta sprofondando la magistratura italiana? È cambiata in qualche modo l’opinione degli italiani sui pm e sui giudici che ai tempi di Mani Pulite erano visti come i salvatori dell’Italia. Secondo Arnaldo Ferrari Nasi, politologo e sondaggista, direttore di AnalisiPolitica, “ormai da dieci anni almeno la situazione si è congelata verso un fastidio e una sfiducia quasi plebiscitaria nei confronti della magistratura. In un sondaggio che feci dieci anni fa, il 78% degli italiani si diceva completamente sfiduciato nei confronti della magistratura, in quello che abbiamo fatto pochi giorni fa il risultato è praticamente lo stesso, il 77%”.



Quello che pesa, ci ha detto ancora, è il fatto che dei tre poteri dello Stato, quello giudiziario è l’unico che si autocontrolla e si autogiudica. Per questo ben l’88% degli italiani vuole la riforma del sistema giudiziario, un plebiscito che mette insieme tutte le varie tendenze politiche da destra a sinistra”.



Quanto sta pesando l’attuale caos della magistratura sull’opinione pubblica?

Contrariamente al passato non siamo davanti a una guerra tra magistrati e politica ma tra magistrati e magistrati. Il cittadino non entra nel merito, ma se gli chiedi se i giudici dovrebbero essere controllati da un organo indipendente, il 77% dice che è d’accordo. Questo dato è identico a un dato che avevamo rilevato nel 2009, che diceva che il 78% degli italiani non ne possono più del sistema giudiziario.

Può darci nel dettaglio un approfondimento di questi dati?

Nel 2009 il 37% degli italiani dicevano di essere molto d’accordo che ci fosse un controllo di un organo indipendente, oggi sono il 44%, mentre il 42% si diceva abbastanza contrario mentre oggi è il 33%. È evidente che oggi si vuole molto di più che la magistratura sia controllata da un organo indipendente.



Questo la dice lunga di un’insofferenza generale verso la magistratura, giusto?

Certo, perché dei tre poteri dello Stato quello giudiziario è l’unico che si auto controlla. Per diventare magistrato fai un esame di stato con una commissione composta da magistrati, la carriera è composta di scatti automatici e se ci sono problemi il tribunale è composto da colleghi magistrati. Il parlamento, per quanto possa andare male, ogni cinque è sottoposto a elezioni, e se un parlamentare è accusato può essere processato.

Si parla e si chiede una riforma della giustizia da anni, ma non succede mai niente. Che ne pensano al proposito gli italiani?

L’88%, di cui il 56% si dice molto d’accordo mentre il 32% abbastanza, chiede che il sistema giudiziario sia sottoposto a una profonda riforma. È un plebiscito, non c’è neanche bisogno sondare di che parte politica sia questo 88%. Volendo comunque possiamo dire che nel centrodestra la riforma della giustizia è voluta da tutti i loro elettori, lo stesso vale per i 5 Stelle dove la chiede il 97% e anche per gli elettori di Leu, l’89%.

Il Pd?

Leggermente sotto la media, ma anche lì siamo all’86%.

La fiducia verso i pm e verso Mattarella è alternativa? O accomuna entrambi?

Su Mattarella non abbiamo fatto rilevamenti. Va detto che prima di Napolitano la fiducia nei confronti del capo dello Stato era tradizionalmente sempre alta, poi hanno cominciato a fare politica anche i presidenti, secondo me giustamente, e sono entrati nella tombola dei giudizi positivi o negativi.

Mattarella però, nonostante sia presidente del Csm, si astiene.

Quando c’è stato il referendum per la riduzione del numero dei parlamentari avrebbe dovuto sciogliere le camere, ma non l’ha fatto per paura che il centrodestra vincesse le elezioni.   

Il rapporto con i pm ha svantaggiato o avvantaggiato alcuni partiti più di altri?

La fiducia nella giustizia in Italia è appena al 41%. Il 70% ritiene che i magistrati agiscano con fini politici, l’88% ritiene che abbiano una responsabilità civile. Nella situazione contingente è evidente che la magistratura è un feudo della sinistra, quando fanno politica sappiamo da che parte vanno. Se torniamo ai tempi di Mani Pulite, tutti i partiti furono travolti tranne il Pci. Questo caos non fa bene all’Italia, è un sistema di incertezza mostruoso.

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