SONDAGGI. Una Italia divisa in due sul tema della guerra in Ucraina, cosa che si riflette anche nello scenario politico. Come ci ha spiegato Enzo Risso, direttore scientifico di Ipsos, secondo i suoi sondaggi il 46% degli italiani non è favorevole all’invio di armi a Kiev, mentre lo è il 44%.

Dal punto di vista dell’elettorato dei maggiori partiti, si verifica che “i partiti più contrari all’invio delle armi sono i Cinque Stelle con il 54% del loro elettorato contrario all’invio di armi e la Lega con il 43% dei suoi elettori contrari, mentre tra quelli del Pd ben il 61% è favorevole all’invio di armi”.



A proposito dello scottante tema dell’invio delle armi all’Ucraina, cosa ne pensa l’opinione pubblica italiana? E’ giusto o no?

Guardando i sondaggi, l’opinione pubblica oscilla molto sul tema delle armi, la maggioranza è incerta anche se quando si parla di invio delle armi non è del tutto favorevole. Si può dire che sia quasi esattamente divisa in due: il 46% degli italiani è contrario all’invio di armi, mentre un 44% è tendenzialmente favorevole o comunque ritiene sia giusto che i paesi Nato inviino  armi. C’è infine un 10% che non sa cosa rispondere.



E’ una tendenza costante questa nei sondaggi, giusto?

Sì, la maggioranza è rimasta sempre contraria all’invio di armi. Il 64% degli italiani sostiene che si deve trovare il modo di fare una trattativa a tutti i costi con la Russia per arrivare a una pace. Quelli che dicono che bisogna sconfiggere militarmente la Russia sono una minima percentuale, il 25%.

Gli elettorati dei partiti invece che opinione esprimono sempre sul tema delle armi?

I partiti più contrari all’invio delle armi sono i cinque stelle di cui il 54% del loro elettorato è contrario all’invio di armi, la percentuale è molto alta anche fra gli elettori della lega con il 43%. Favorevoli all’invio di armi sono gli elettori del Pd, il 61%, insieme a Forza Italia con il 59%. Va detto che molto contrari all’invio di armi sono tutte le persone che non si schierano con nessun partito, il 51%.



Gli italiani ritengono si necessario trattare con Putin? 

La maggioranza è favorevole a trattare con Putin per arrivare alla pace il che non significa che ritengono bisogni arrendersi alle sue condizioni. Il 51% degli elettori del Pd lo è, anche il 66% dei 5 stelle e il 57% della Lega. In tutti i partiti, secondo i sondaggi, la maggioranza degli elettori è favorevole ad arrivare a una trattativa con Putin per fermare la guerra.

A proposito di Nato e Usa?

Il 45% degli italiani è favorevole all’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato, è contrario il 34% e un 21% non sa. Per quanto riguarda gli Stati Uniti il 57% ritiene che Italia e Unione europea dovrebbero differenziarsi dalla politica americana, che considerano intransigente, mentre il 26% ritiene che gli Usa e la Nato difendono la democrazia e l’Europa.

Quali sono le maggiori preoccupazioni degli italiani?

Le due preoccupazioni principali, secondo i sondaggi, sono l’aumento dei prezzi e la disoccupazione. L’Itala è al secondo posto a livello mondiale per paura di perdere il posto di lavoro, peggio di noi tra i paesi occidentali solo la Turchia. L’attenzione va sul fatto che prima c’è stato il Covid poi la guerra, due cose che mettono in discussione la stabilità economica e la possibilità di ripresa. L’aumento dei prezzi mette in discussione l’equilibrio delle famiglie, non solo il costo dell’energia ma di tutto il costo della vita.

Quindi la gente ha più paura degli effetti della guerra che del Covid?

Il Covid in queste settimane, pur mantenendo una morsa, non è così invasivo come mesi fa. La gente ragiona in modo diretto: se il Covid ci costringeva in casa, la guerra ora ci svuota il portafoglio.