Per oltre la metà degli italiani un termovalorizzatore risolverebbe l’emergenza rifiuti di Roma. Negli anni, complessivamente è cambiata l’opinione sugli impianti di incenerimento dei rifiuti con recupero di energia. Per quasi 7 cittadini su 10 i termovalorizzatori sono molto efficaci per lo smaltimento dei rifiuti e utili per generare energia.
Un sondaggio condotto dalla società di ricerche SWG, tra il 30 novembre e il 5 dicembre, su un campione rappresentativo nazionale, ha evidenziato come gran parte degli italiani ha un parere positivo sui termovalorizzatori. Il 66% degli intervistati ne riconosce l’efficacia sia per lo smaltimento dei rifiuti che per la produzione di energia. Solo 16% è convinto che i termovalorizzatori non siano necessari per ridurre il ricorso alle discariche. Mentre il 60% riconosce che gli impianti rappresentano un buon compromesso tra la necessità di smaltire i rifiuti e la tutela dell’ambiente. Un quinto lo ritiene una scelta pericolosa.
Se lo conosci, non lo temi potrebbe essere lo slogan riferito alla positiva correlazione tra il gradimento degli intervistati e la presenza di un termovalorizzatore nell’area di residenza. 69% i soddisfatti tra gli abitanti di zone servite da un impianto. E comunque, anche nelle aree che ne sono prive, prevalgono i favorevoli alla sua costruzione nel raggio di 10km (50%) mentre il 21% è contrario.
Il problema dei rifiuti della Capitale visto dal resto dell’Italia indica che la maggioranza degli intervistati (53%) è decisamente favorevole alla costruzione di un termovalorizzatore tra le soluzioni per superare la crisi ultradecennale che affligge Roma. Comunque, la questione rifiuti è una criticità diffusa: il 29% della popolazione reputa negativo o pessimo il loro smaltimento nel luogo in cui vive. In genere sono aree in cui prevale la pratica di conferimento in discarica e/o spedire i rifiuti altrove. Mentre il giudizio risulta buono e discreto nelle aree dotate di impianti di smaltimento.
I risultati del sondaggio SWG sono incoraggianti e fanno ben sperare per lo svolgimento del percorso di realizzazione della rete di impianti di smaltimento previsti dal piano rifiuti della giunta Gualtieri. Anche se, per effetto di una strumentalizzazione politica è il termovalorizzatore a calamitare tutte le attenzioni. Questi risultati rafforzano la nostra convinzione che esiste una maggioranza di cittadini favorevoli o perlomeno non ostili, a una gestione moderna, controllata e di prossimità dello smaltimento dei rifiuti”, dichiara Rosa Filippini, una dei promotori del Comitato Daje per il termovalorizzatore di Roma.
Proprio a fine febbraio, dopo la tornata elettorale per le regionali, si concluderà la manifestazione d’interesse da parte dei soggetti interessati a costruire il termovalorizzatore secondo migliori tecniche disponibili sul mercato. Entro tre anni sarà operativo un impianto all’avanguardia che allinea Roma al resto delle capitali europee, salvando la città da un disastro capitale.
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