INCUBO PROTESTE UK, STARMER IN DIFFICOLTÀ: I SONDAGGI BOCCIANO IL SUO OPERATO
Il 50% degli cittadini UK considera insufficiente e inadatto l’operato del Premier Keir Starmer davanti all’ondata di proteste che da giorni tiene lo UK sotto la morsa di violenze e scontri con la polizia: a dirlo sono gli ultimi sondaggi raccolti da YouGov sulla “guerriglia” cominciata dopo l’attacco con coltello a Southport, dove purtroppo 3 bambine innocenti sono morte per mano di un 17enne con origini ruandesi.
A domanda secca rivolta agli intervistati dell’eminente istituto di sondaggi inglese, il 49% dice che il Premier laburista appena eletto Keir Starmer «sta gestendo male le rivolte»; solo il 31% lo sostiene, e pure all’interno dell’elettorato di sinistra “solo” il 60% giudica positivo la reazione tutta orientata a condannare l’estrema destra per le proteste senza però comprendere la radice effettiva del disagio sociale anti-migranti.
Serve ben intendersi, la violenza vista i questi giorni cupi in UK è tutt’altro che ben vista, tanto a sinistra quanto anche a destra: solo il 7% degli elettori inglesi appoggia i disordini di questi giorni e, ancor di più, solo l’8% simpatizza con le opinioni dei rivoltosi. In conclusione, solo il 12% pensa che le rivolte violente siano giustificate: su questo punto dunque l’appello di Starmer contro le violenze generate dall’increscioso attacco di Southport viene ben recepito, «in campo un esercito di agenti di polizia specializzati, niente forze armate». Il problema sono le motivazioni che stanno alla base di un lunghissimo periodo di integrazione che negli anni non sembra affatto aver attecchito perfettamente tra immigrati, classi sociali povere e popolazione dei sobborghi urbani UK.
CAOS SINISTRA, I SONDAGGI YOUGOV DANNO RAGIONE ALLE MOTIVAZIONI DELLE PROTESTE UK (BOCCIANDO PERÒ NETTAMENTE LA VIOLENZA)
I sondaggi politici di YouGov sulle violenze in Regno Unito vedono cambiare nettamente il tenore delle problematiche quando si affrontano le proteste pacifiche che migliaia di cittadini inglesi stanno cercando di portare avanti, al di là delle indegne rivolte sfociate in piazza: qui infatti un terzo dei britannici (circa il 34%) afferma di appoggiare le proteste pacifiche, il 42% pensa che le proteste siano giustificate e, addirittura, il 58% sostiene di condividere appieno le opinioni di coloro che prendono parte alle proteste.
Sempre fra i tanti sondaggi raccolti da YouGov in queste ore buie per il Regno Unito, si scopre come il 42% pensa che le proteste rappresentino l’opinione della maggioranza dei britannici, il 38% invece ritiene che siano istanze reali ma che comprendono una minoranza di cittadini. Al netto dunque delle violenze che sono condannate da tutti – dal Labour fino ai Tory, fino allo stesso Nigel Farage che pure ritiene fondamentali le motivazioni alla base delle proteste – resta un dato politico per il Governo Starmer: minacciare la chiusura di social come X (perché Elon Musk si è permesso di parlare di “guerra civile inevitabile” in Gran Bretagna) o ancora, riservare attacchi solo a chi contesta migranti e comunità musulmana, senza vedere le problematiche negli anni emerse dall’integrazione, è tutt’altro che una visione lungimirante. Nelle prossime ore il Premier da Downing Street imporrà misure durissime per i violenti arrestati e in generale contro i manifestanti: ma la sinistra UK ora al potere dopo un lungo governo conservatore dovrà cercare di comprendere a fondo i problemi, reali, denunciati in maniera scomposta dai manifestanti.