Sondaggi politici Usa che vengono consultati febbrilmente a pochi giorni da quello che rappresenta uno snodo cruciale per le Primarie dei Democratici: il voto in South Carolina del prossimo 29 febbraio. Nell’ultimo appuntamento prima del Super Tuesday del 3 marzo sono in palio infatti gran parte delle possibilità per arginare la corsa del nuovo front-runner, il socialista Bernie Sanders. Chiamato all’impresa è Joe Biden, vice-presidente nell’era Obama, che proprio grazie al suo rapporto con l’ex inquilino alla Casa Bianca è molto amato dall’elettorato afro-americano, componente maggioritaria nello Stato. Ciò significa che Biden, arrivato secondo in Nevada dopo un esordio disastroso in Iowa e New Hampshire, ha bisogno di vincere, e bene, per fermare il “momentum” di Bernie Sanders e approfittare così di un rimbalzo positivo al Super Tuesday. Questo lo scenario: ma cosa dicono i sondaggi?
SONDAGGI USA, PRIMARIE DEM: BIDEN +5% IN SOUTH CAROLINA SU SANDERS
La media dei sondaggi realizzati dal 9 al 24 febbraio in South Carolina dicono che Joe Biden il favorito per vincere le primarie nello Stato. Il candidato dell’establishment dem, che fin dall’inizio ha puntato su di lui nel tentativo (per ora vano) di unire il partito, viene dato al 26,8% contro il 21,7% di Sanders. Un vantaggio di 5,1 punti percentuale che potrebbe non essere abbastanza per fermare l’avanzata del 78enne Bernie verso la nomination. Il significato politico di un secondo posto di Sanders a pochi punti di distanza da Biden sarebbe importantissimo: soltanto a novembre, infatti, diversi sondaggi davano l’ex vicepresidente in vantaggio di circa 30 punti sul primo degli inseguitori. Ad incidere negativamente sul risultato di Biden potrebbe essere Steyer, il miliardario che sta investendo milioni di dollari nello Stato in spot e simili al fine di assicurarsi il consenso dell’elettorato afro-americano, come abbiamo visto zoccolo duro del consenso di Biden. Oggi Steyer viene dato al 14% circa, a novembre era al 2%. Fa tutta la differenza del mondo: per Biden, e per Sanders…