Il sondaggio condotto da Euromedia Research per IlSussidiario.net sulle priorità per i cittadini del Lazio in vista delle elezioni regionali fornisce alcune chiavi di lettura interessanti per capire le richieste degli elettori e, conseguentemente, quali siano gli insegnamenti che il decisore pubblico ne deve trarre.



La prima indicazione è che gli intervistati hanno le idee ben chiare su quali dovrebbero essere le priorità della Giunta Regionale: se salute, lavoro e mobilità (scelte rispettivamente dal 40%, dal 35% e dal 28% degli elettori laziali) sono temi che non sorprendono, colpisce invece che la gestione dei rifiuti sia ritenuta prioritaria da quasi un cittadino su due (il 47%). A tale chiarezza nelle richieste non sembra però corrispondere un impegno equivalente delle diverse Giunte che si sono succedute negli ultimi anni, anzi talvolta si è avuta l’impressione che la maggiore attenzione normativa fosse posta sulla regolarizzazione di settori non ritenuti prioritari dal campione intervistato dall’istituto di Alessandra Ghisleri.



Per i cittadini gli ultimi due temi per importanza, su cui la Regione dovrebbe intervenire con la massima urgenza, sono infatti lo sport e la regolamentazione del gioco e delle scommesse legali. Ebbene vengono però in mente molte decisioni recenti nel Lazio su questi due settori, si pensi solo al bonus sport annunciato in pompa magna nei mesi scorsi o alle nuove norme che hanno introdotto numerose prescrizioni restrittive per tutti gli esercenti del gioco, anche quelli vecchi, tra cui la riduzione della frequenza delle singole giocate e la riduzione delle fasce orarie. Come se mancasse una sintonia di fondo tra le esigenze dei cittadini e le priorità dell’agenda normativa realizzata dalle istituzioni regionali.



Una mancanza di ascolto della cittadinanza che emerge chiaramente anche dalla seconda parte del sondaggio, relativo alle dipendenze che più preoccupano gli elettori laziali. La metà esatta degli intervistati pone come particolarmente pericolosa  nel Lazio la dipendenza dalle droghe (cocaina e cannabis in particolare), mentre il 14% è preoccupato dall’alcol, il 7% dal gioco e dalle scommesse legali e il 2% dal tabacco. Anche in questo caso a una tale nettezza nella scelta dei cittadini non sembra purtroppo corrispondere un identico ordine di priorità della Regione.

Ascoltare con più attenzione i temi cari agli elettori e ricercare nelle norme adottate una maggior sintonia con le opinioni dei cittadini e degli elettori. Questi sono in conclusione i suggerimenti che la futura Giunta regionale deve trarre da questo sondaggio. Se non lo farà, il rischio concreto è che aumenti ancora la distanza tra politica ed elettori e che il malcontento per le politiche pubbliche regionali cresca ulteriormente.

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