Nuovo sondaggio Ipsos di fine anno pubblicato dal Corriere della Sera, che ha fotografato la situazione delle aspettative per il futuro degli italiani, che si sono mostrati leggermente più ottimisti rispetto al passato, soprattutto per quanto riguarda il miglioramento dell’economia. Cresce però la preoccupazione per quanto riguarda lo scenario internazionale tra guerre e conflitti, con il timore soprattutto di attentati e conseguenze umanitarie nei paesi più a rischio. Secondo quanto dichiarato dagli intervistati, le priorità per le quali bisognerebbe trovare una soluzione urgente sono quelle che riguardano il lavoro e la finanza personale, poi segue la sanità, tematica che è sempre più al centro delle ansie dei cittadini, specialmente dopo la pandemia.
Sono stati molti infatti, quasi il 35% quelli che hanno dichiarato che il governo dovrebbe investire di più per garantire la salute pubblica migliorando i servizi, in particolare l’efficienza dei medici di base ma anche diminuire i tempi di attesa per visite e diagnosi. Scende invece la preoccupazione e l’insoddisfazione generale per problemi che prima erano più al centro del dibattito, come ad esempio l’immigrazione e la sicurezza, così come il welfare, non più visti di primaria importanza ma più come marginali.
Sondaggio Ipsos, preoccupazione degli Italiani per rischio attentati
Il sondaggio Ipsos sulle preoccupazioni degli italiani per il futuro ha mostrato un crescente ottimismo per quanto riguarda la speranza di un miglioramento della situazione economica. Il 33% infatti ha detto di aspettarsi una crescita, non proprio a breve ma almeno nei prossimi tre anni. Resta comunque una grande fetta di pessimismo, visto che il 32% è rimasto dell’idea che la crisi proseguirà o addirittura peggiorerà. Tra i timori c’è specialmente quello che riguarda una evoluzione ancora più negativa delle guerre che sono ancora in corso. Per questo motivo il 50% ha dichiarato di essere contrario all’invio di nuove armi in Ucraina, e di essere favorevole all’avvio dei negoziati per la pace.
Idea simile in maggioranza anche per quanto riguarda il conflitto a Gaza, per il quale oltre alla preoccupazione per le violazioni dei diritti umani, il 44% pensa che le istituzioni internazionali debbano spingere per un dialogo tra Israele e Hamas e per un cessate il fuoco. Ansie in crescita anche per la paura di attentati in Europa di matrice islamica, per i quali il 29% ha affermato di percepire un rischio elevato. Un dato particolarmente interessante che nel frattempo potrebbe anche essere aumentato, dato che il sondaggio è stato terminato poco prima dell’ultimo attacco avvenuto ai mercatini di Natale a Magdeburgo.