Il centrodestra affronta in pole position l’ultimo mese di campagna in vista delle elezioni nel Lazio. E Francesco Rocca è il più considerato tra i candidati a Governatore che si presentano per prendere il posto di Nicola Zingaretti.
Se la scelta del nuovo presidente e delle coalizioni che lo sostengono dovesse essere fatta oggi e non tra un mese circa (12-13 febbraio) cadrebbe su di lui, sul Presidente nazionale della Croce Rossa Italiana che batte 46,5 a 36, in termini di percentuale di gradimento, il candidato del centrosinistra Alessio D’Amato, reduce da un’esperienza da assessore nella precedente Giunta regionale. Terzo incomodo Donatella Bianchi, alfiere del Movimento 5 Stelle, che però si fermerebbe intorno al 17%, lasciando infine a Rosa Rinaldi, sostenuta da Unione popolare, lo 0,5% dei consensi.
La previsione: vince il centrodestra
Lo dice il sondaggio commissionato da IlSussidiario.net< a Euromedia per comprendere l’orientamento dell’elettorato che sarà chiamato a individuare tra questi quattro candidati la persona che guiderà la Regione per i prossimi cinque anni.
I mille intervistati per realizzare l’indagine danno, almeno per ora, una preferenza abbastanza marcata per Rocca che viene indicato come possibile vincitore dalla maggior parte delle persone che fanno parte del campione interpellato: quando è stato chiesto, infatti, chi vincerà le prossime elezioni, il 50,5% ha previsto un’affermazione del centrodestra, mentre gli altri contendenti si devono accontentare di numeri più miseri: 12% per il centrosinistra, 3,5% per i 5 Stelle, 6% per centrosinistra e 5 Stelle insieme. Un elettore su tre però (il 27,5%) non sa leggere con chiarezza nella sfera di cristallo e si astiene da qualsiasi pronostico.
Astensionismo ancora forte
Sulle votazioni, d’altra parte, incombe ancora la minaccia dell’astensionismo. Sempre la stessa rilevazione, infatti, ritiene che l’affluenza stimata fino a questo momento resti compresa nel range tra il 56% e il 60%. Rocca non è il più conosciuto tra coloro che si presentano sulla linea di partenza: sa chi è il 75,3% degli intervistati, meno dell’83% di D’Amato, forte probabilmente della sua precedente esperienza amministrativa in Regione.
Fiducia in Rocca
Tuttavia è quello che gode maggiormente della fiducia: il 51,7% delle persone per le quali è una faccia nota dicono che si fidano di lui, mentre la pensa allo stesso modo il 38,9% rispetto al totale della popolazione. Il suo principale avversario, D’Amato, ottiene risultati meno lusinghieri da questo punto di vista: 46% tra chi lo conosce e 38,2% sul totale degli elettori. Quanto a notorietà non è messa male Donatella Bianchi (60,7%) che ha dalla sua la fama regalatale dalla Rai grazie alle note trasmissioni televisive di cui è stata protagonista, una su tutte Linea Blu. E neanche Rosa Rinaldi (45%), ma per loro la fiducia sul totale della popolazione è rispettivamente del 27% e del 9,7%.
Centrodestra: Fratelli d’Italia non si ferma: 33,5%
Il sondaggio che fotografa le intenzioni di voto al 10-11 gennaio degli elettori laziali prende in considerazione poi i singoli partiti e le coalizioni alle quali appartengono. Nel centrodestra la fa da padrone ancora Fratelli d’Italia, che prosegue la sua ascesa arrivando fino a un consenso stimato del 33,5%. Per arrivare al 46,4% attribuito alla coalizione a questo dato bisogna aggiungere il 6% della Lega, il 5,7% di Forza Italia e l’1,2% di Noi moderati (Sgarbi) più le liste civiche del candidato, nessuno dei quali tiene testa al partito che attualmente rappresenta la forza trainante del centrodestra.
Centrosinistra: Pd al 19,3%, poi il duo Calenda-Renzi
Nel centrosinistra si riscontra la stessa dinamica anche se con numeri inferiori: 35,8% per la coalizione guidata dal Partito democratico-Pse, a quota 19,3%, seguito da una serie di altre formazioni tra le quali la più consistente (7%) è quella formata dal duo Calenda-Renzi: Azione e Italia Viva. Quella messa meglio, dopo le prime due, è la lista civica che porta il nome del candidato presidente D’Amato, ma arriva solo al 3.5%.
Il sondaggio attribuisce poi il 17,3% ai 5 Stelle (candidato Donatella Bianchi) e lo 0,5% a Unione popolare (candidato Rosa Rinaldi)
(Paolo Rossetti)
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