La scuola italiana è più improntata su una metodologia di apprendimento solo teorica, dando poco spazio alla pratica, quando invece una maggiore attenzione anche a questo aspetto sarebbe utile ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro. La conoscenza delle sole nozioni teoriche infatti non sempre aiuta. E di questa idea sono evidentemente molti degli italiani in base ad un recente sondaggio condotto dalla società Swg sul tema ‘Gli Italiani e la scuola. Percezioni ed aspettative all’inizio del nuovo anno scolastico.’



L’analisi, come riporta Quotidiano nazionale, è stata condotta su un campione rappresentativo di 800 cittadini maggiorenni. L’esito ha sottolineato in primis la richiesta di intensificare il legame tra insegnamento e preparazione alla professione, in particolare per quanto attiene alla formazione tecnica. Un settore, questo, che per il 39% degli interpellati dovrebbe diventare oggetto di una riforma mirata, per mantenere il passo con le esigenze della società contemporanea.



PARTICOLARE ATTENZIONE ANCHE AI PERCORSI DI STUDIO PERSONALIZZATI

La scuola del futuro per gli italiani dovrebbe guardare agli aspetti pratico-operativi. Apprezzate sono infatti in particolare le attività laboratoriali, che meglio garantiscono un approccio concreto, sperimentale, capace di mostrare esempi ed applicazioni di quanto si sta insegnando. Stando poi ai risultati del sondaggio, oltre a insegnare “la cultura del lavoro”, la scuola dovrebbe fornire anche l’opportunità di personalizzare i percorsi di studio.

Per l’82% degli intervistati infatti andrebbe maggiormente favorita la presenza di docenti (o meglio di tutor) che, in stretta collaborazione con gli altri insegnanti, modellino i programmi educativi sulla base delle singole potenzialità degli studenti. Anche la possibilità di offrire ai giovani esperienze di scambio e stage all’estero è quotata da più dell’80% della popolazione campione, nell’ottica di ampliare le prospettive culturali degli alunni e fornire le competenze pratiche richieste da un mondo sempre più globalizzato. Il futuro guarda quindi a una scuola a tutto tondo, che apre sempre più a stage e interazioni dirette con professionisti ed esperienze lavorative sul campo.