Sondaggio Usa condotto tra gli elettori già iscritti alle prossime votazioni presidenziali rileva una quasi totalità della percentuale che accusa direttamente la vicepresidente ed attuale candidata Dem Kamala Harris per aver nascosto di proposito i problemi di salute di Joe Biden. In particolare per aver “insabbiato” le notizie in merito al recente peggioramento delle condizioni che evidentemente impedivano al presidente di continuare a correre per la riconferma e battere Donald Trump.



L’indagine è stata condotta da YouGov/Times of London, che ha intervistato 1170 persone dal 22 al 23 luglio, cioè nel periodo che ha seguito l’annuncio di Biden in merito al ritiro, e secondo quanto emerso, la grande maggioranza di coloro che hanno affermato che c’è stato troppo silenzio in merito alla verità sul declino cognitivo del presidente, si divide anche quasi equamente tra repubblicani e democratici. Anche all’interno dello stesso partito di Kamala Harris infatti,  solo una piccola parte, cioè il 12% ritiene che la vice non sapesse nulla a riguardo. Dando così ragione a quanto affermato da Trump in campagna elettorale accusando i Dem di aver portato avanti una operazione di copertura per nascondere “L’evidente declino mentale di Joe“.



Sondaggio Usa presidenziali: “Il 54% pensa che gli Usa siano pronti ad eleggere una donna”

Il 92% degli elettori già iscritti per votare alle prossime presidenziali pensa che le condizioni di salute di Joe Biden siano state nascoste dal partito per troppo tempo. In particolare, secondo quanto rivelato da un recente sondaggio Usa, i cui risultati sono stati diffusi dal sito InsiderPaper, le accuse sono rivolte alla vice Kamala Harris, colpevole di aver partecipato attivamente ad un programma di “insabbiamento” circa la criticità del peggioramento delle capacità mentali del presidente, che imponeva evidentemente un ritiro dalla candidatura.



Inoltre nello stesso sondaggio, agli elettori è stato chiesto se gli Usa fossero davvero pronti ad eleggere un presidente donna. A questa domanda il 54% ha risposto di sì, mentre il 30% ha detto no. Il 16% invece è rimasto indeciso. Come sottolinea lo stesso sito di notizie, si tratta di un risultato che è peggiorato rispetto al passato. Quando infatti agli elettori fu fatta la stessa domanda in un sondaggio Usa dopo la candidatura di Hillary Clinton alle presidenziali, il 63% aveva detto sì e riteneva che fosse giunto il momento per gli Stati Uniti di eleggere un presidente donna.