Antonio Noto, sondaggista, commenta la candidatura di Bianchi in Lazio
Recentemente il Movimento 5 Stelle ha annunciato la candidatura di Donatella Bianchi alla guida della Regione Lazio. Una scelta che il sondaggista Antonio Noto ritiene essere “un po’ così”, non tanto per il profilo della Bianchi, che ritiene essere assolutamente corretto per la posizione, ma per il tempismo con cui è arrivato l’annuncio da parte di Giuseppe Conte, attuale leader dei 5 Stelle. Una candidatura che potrebbe rivelarsi, secondo il sondaggista Noto, marginale e forse ininfluente.
“Indipendentemente dalla qualità della Bianchi e dal suo profilo”, spiega il sondaggista in un’intervista rilasciata ad Adnkronos, “il fatto di indicare un candidato presidente ad un mese dal voto lascia perplessi“. Infatti, la candidatura di Donatella Bianchi è stata annunciata del leder dei 5 Stelle Giuseppe Conte in un’intervista rilasciata ieri per il quotidiano Avvenire. “Incarna perfettamente i valori del Movimento, rappresenta al meglio il nostro programma politico, sociale ed ambientale ed è un nome condiviso con le altre forze politiche, sociali e civili”, aveva detto Conte, ma secondo il sondaggista Antonio Noto questo non basterebbe per farla vincere.
Il problema di Donatella Bianchi secondo il sondaggista Noto
Insomma, la scelta di candidare Donatella Bianchi alla presidenza della Regione Lazio non sarebbe completamente sbagliata, ma soffre di alcune problematiche di fondo, spiega il sondaggista Antonio Noto. “Fare una campagna richiede tempo. E qui il problema non è il profilo, che andrebbe enfatizzato anche per la sua storia affine a quella del Movimento 5 Stelle, ma il poco tempo che hanno i pentastellati per promuovere questo profilo”.
“È il tempo l’aspetto critico”, spiega ancora il sondaggista Noto, “nella candidatura della Bianchi, non la persona. Per far aumentare i consensi i 5 Stelle sarebbero dovuti partire prima“. Tuttavia, non tutto sarebbe completamente perduto, perché Donatella Bianchi ha, appunto, un nome di tutto rispetto, è conosciuta ed apprezzata, ed in virtù di questo il sondaggista Noto ritiene che “potrebbe nuocere ad Alessio D’Amato [attuale assessore alla Sanità della Regione Lazio e candiato anche lui per la presidenza, definito da Conte “il punto di caduta del PD”], ma non è detto che accada. Potrebbe infatti addirittura diventare marginale, pur guardando a sinistra e al mondo ambientalista”, conclude.