Sonia Bruganelli, il sodalizio con Paolo Bonolis e il valore dell’ambizione

Sonia Bruganelli è ormai un volto portante del Grande Fratello Vip, i suoi giudizi taglienti e il suo essere spesso controcorrente la rendono perfetta per il ruolo rivestito. La sua storia professionale però, è densa di ben altri successi, alcuni dei quali condivisi con il marito nonché celebre conduttore Paolo Bonolis: “Sempre la moglie di? Penso di sì, però se sono stata chiamata una seconda volta come opinionista è perché vado bene. Grazie a Paolo entrai nella redazioni di Ciao Darwin



Spiega così Sonia Bruganelli, parlando a Il Messaggero, l’etichetta a volte sgradevole di non vedersi riconoscere i propri meriti a causa della fama del marito. “Cosa avrei fatto senza Bonolis? Non lo so, mi sarei dato da fare. Ho sempre temuto di dipendere economicamente da qualcuno. Ce l’ho fatta grazie a lui e me, che ho aperto un’azienda e riesco a tenerla in piedi. Se non avessi offerto a Mediaset produzioni di successo mi avrebbero già salutato”. Sonia Bruganelli ha continuato il discorso accennando ai suoi prossimi obiettivi professionali: “Voglio continuare a lavorare con la mia società: adesso per esempio sto curando il casting del nuovo programma di Piero Chiambretti per Canale5, La TV dei 101“.



Sonia Bruganelli, dai sogni premonitori al racconto della malattia della figlia Silvia

Sonia Bruganelli, nel corso dell’ampia intervista rilasciata per Il Messaggero, ha toccato diversi temi appartenenti alla sua sfera privata, tra curiosità e momenti di difficoltà. In particolare, ha raccontato di come fin da piccola viva una condizione quasi sovrannaturale: “Temo la vecchiaia come la morte, nonostante i tanti segnali ricevuti. Deve sapere che io fin da piccola faccio sogni premonitori; a volte prima di svegliarmi sento carezze e voci”.

I toni si fanno decisamente più seri quando, Sonia Bruganelli, racconta le paure e difficoltà dovute alla malattia della figlia, Silvia: “Se ho fatto pensieri brutti? Si, i peggiori: avevo 27 anni e quando mi dissero che la mia prima figlia avrebbe potuto condurre una vita terribile mi sono chiesta che cosa potessi fare. Ammazzarmi e darle la mia vita non avrebbe risolto i suoi problemi, allora mi sono detta: devo sperare che lei combatta per sempre o che trovi una serenità da un’altra parte“. A dispetto dei dubbi e dei timori del momento, Sonia Bruganelli ha poi sottolineato come con forza e amore sia riuscita a trovare la giusta strada per aiutare la piccola Silvia: “Per fortuna siamo andati avanti: abbiamo creato intorno a lei un villaggio d’amore“.