Sonia Bruganelli, nota al pubblico come moglie di Paolo Bonolis e opinionista in vari programmi tv, nella vita ha dovuto affrontare sfide importanti, come la malattia della figlia Silvia e la morte dell’amato papà, Massimo, con il quale aveva un rapporto molto stretto. L’uomo è scomparso nel 2019 a causa di un aneurisma, lasciando un grande vuoto nella vita di Sonia. Come raccontato a Verissimo: “Il mio è stato un papà particolare, che non c’era tanto per motivi di lavoro, ma più di tutti mi sapeva conoscere. Per me è stato un nido, un abbraccio che io sapevo avrei ricevuto. Quando ti rendi conto che la tua vita va avanti senza che lui torni indietro, lì fa più male”.
L’uomo è scomparso nella notte a causa di quello che poi i medici avrebbero individuato come aneurisma. Massimo è andato via all’improvviso, in soli cinque minuti. Sonia ha raccontato quella dolorosa notte così: “Papà se n’è andato improvvisamente, allenava una squadra di calcio. Quella sera aveva portato a casa anche le patatine a mia mamma. Si è svegliato improvvisamente nel cuore della notte, sentendosi male e chiedendo a mia madre una camomilla. Lei è andata in cucina e, quando è tornata, lui era già morto”.
Sonia Bruganelli e la morte del padre
A comunicare a Sonia la morte del padre è stata proprio la mamma. Il telefono a casa della Bruganelli è squillato alle cinque del mattino, svegliando di soprassalto l’opinionista e Paolo. A rispondere al telefono, proprio il conduttore tv. In un momento, Sonia aveva già percepito quanto accaduto: “Era mia madre. Io ho subito capito, quando Paolo ha risposto, che era successo qualcosa a mio papà. Non lo dico per fare spettacolo televisivo, ma è stata una sensazione che ho avuto. Non ho avuto nemmeno il tempo di salutarlo, nessuno di noi l’ha avuto… Se n’è andato da solo”.
Nonostante l’uomo non sia più in vita, Sonia lo sente sempre molto vicino. I due avevano un rapporto saldo che continua ancora oggi. La Bruganelli, come raccontato a Verissimo, non perde occasione per andare a trovarlo al cimitero e parlargli, come se fosse ancora in vita: “Vado sulla sua tomba e gli parlo, come se fosse ancora qui. Gli faccio sempre tante domande, chiedendogli come fare certe cose. Poi, me ne vado e mi rendo conto che non ho neanche detto una preghiera per la sua anima”.