Sonia Marra, 25enne scomparsa 16 anni fa: la famiglia continua a cercare la verità…
Sonia Marra, studentessa pugliese 25enne fuori sede scomparsa a Perugia nel 2006 e mai ritrovata, è protagonista della puntata “La verità perduta” di Un giorno in Pretura, dedicata al cold case che affonda le radici nel giallo iniziato 16 anni fa. La famiglia non ha mai smesso di cercare la verità sulla sua sorte e tra le carte dell’inchiesta sarebbe spuntata una intercettazione choc. All’epoca della misteriosa sparizione, lasciata la sua città, Specchia (Lecce), Sonia Marra viveva nel capoluogo umbro per via dei suoi studi universitari e lavorava presso la segreteria della Scuola di Teologia di Montemorcino.
Il 16 novembre 2006, la scomparsa. La madre, riporta la scheda di Chi l’ha visto? dedicata alla sua storia, l’avrebbe chiamata più volte al telefono e si sarebbe allarmata per averlo trovato sempre spento. Un fatto insolito per una ragazza come Sonia Marra, legata alla famiglia e sempre in contatto con i suoi cari nonostante i tanti impegni e una vita lontano da casa. I successivi controlli scattati il 17 novembre non avrebbero portato a nulla. Nessuna traccia di Sonia Marra, né allora né oggi che sono trascorsi quasi 20 anni dalla sua scomparsa. La sorella della studentessa, Anna Marra, continua a combattere per sapere cosa è successo e per renderle giustizia.
Sonia Marra scomparsa a Perugia: il processo e l’assoluzione dell’unico imputato
Per il caso di scomparsa di Sonia Marra, riporta ancora la ricostruzione degli eventi targata Chi l’ha visto?, un uomo sarebbe finito a processo quale unico imputato di un presunto coinvolgimento nel giallo. Si trattava di Umberto Bindella, impiegato allora 31enne con cui, secondo l’accusa, la giovane avrebbe avuto una relazione che lo stesso avrebbe smentito in aula. A suo carico le ipotesi di omicidio volontario e occultamento di cadavere, poi assolto in via definitiva all’esito dei tre gradi di giudizio.
La Cassazione ha messo la parola “fine” sull’iter giudiziario che ha visto protagonista Bindella, da sempre professatosi innocente come poi la giustizia avrebbe confermato. In primo grado, iniziato nel 2011 e concluso nel 2017, la Corte d’Assise di Perugia lo aveva assolto “per non aver commesso il fatto“. Il pm aveva chiesto una condanna a 24 anni di reclusione. Nel 2019, i giudici della Corte d’Assise d’appello avevano stabilito nuovamente l’assoluzione di Umberto Bindella dall’accusa dell’omicidio di Sonia Marra. Nel marzo 2021, la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura Generale di Perugia contro la sentenza di secondo grado che aveva confermato l’assoluzione. Tra le motivazioni della decisione della Suprema Corte, riportati da Chi l’ha visto?, si legge: “Gli spostamenti dell’imputato, tra le 16:20 e le 19:30, sono accertati e incompatibili con la commissione da parte sua dell’omicidio“. Per i giudici è escluso che Umberto Bindella fosse “l’uomo che, intorno alle 19, fu visto entrare nell’appartamento” di Sonia Marra e poi allontanatosi “a bordo di una berlina bianca“. Non era lui l’assassino di Sonia Marra. E se non lui, chi? Un interrogativo ancora aperto nel cuore del cold case.
L’intercettazione choc sul caso Sonia Marra: “L’hanno tritata…”
La famiglia della 25enne ha chiesto la riapertura del caso dopo l’emergere di una intercettazione choc rivelata da Alvaro Fiorucci nel libro sulla vicenda intitolato L’uomo nero. Si tratta di una conversazione tra un prete e un seminarista – intercettati dai Carabinieri di Todi nell’ambito di un’inchiesta su un presunto traffico di stupefacenti – in cui il secondo, riporta ancora Chi l’ha visto?, avrebbe detto quanto segue: “A quella ragazza sai che hanno fatto? A quella l’hanno tritata. Non la ritroveranno mai. L’hanno buttata nell’immondizia…“. Queste dichiarazioni riguarderebbero il caso di Sonia Marra, che secondo il seminarista sarebbe stata “incinta” al momento della sparizione e sarebbe stata “eliminata“, “annientata” perché avrebbe “sentito cose che non doveva sentire“. Uccisa da chi? L’intercettazione non ne conterrebbe menzione.
I fratelli di Sonia Marra continuano a chiedere che l’attenzione sul caso della studentessa non si spenga, come sottolineato alla trasmissione di Federica Sciarelli: “Vorrei fare un appello alle istituzioni e alla popolazione di Perugia per la scomparsa di mia sorella, in quanto dopo l’assoluzione in Cassazione dell’unico imputato il giallo non è stato ancora risolto. Non abbiamo nemmeno un corpo e una tomba su cui piangere e chiediamo risposte a legittime domande che attendono da ormai troppi anni, su cosa sia accaduto il 16 novembre del 2006 e su dove sia stato occultato il cadavere“.