Il caso di Sonia Marra scomparsa: Umberto Birindella assolto, riuscirà “Un giorno in pretura” a fare luce?

La scomparsa di Sonia Marra, studentessa fuori sede a Perugia ma originaria della provincia di Lecce, potrebbe essere spiegata solo con un omicidio. Il caso torna al centro della nuova puntata di oggi di Un giorno in pretura, in onda nella seconda serata di Raitre e dal titolo “La verità perduta”. La trasmissione farà luce in particolare sul lavoro svolto dalla Corte d’Assise di Perugia chiamata a vagliare gli indizi, le ipotesi e le false piste.



Il caso sarebbe definitivamente chiuso dopo che la Corte di Cassazione ha scritto definitivamente la parola fine, scagionando Umberto Bindella, ex agente del corpo forestale dello Stato con cui Sonia aveva avuto una relazione. L’uomo era stato accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere ma i giudici del terzo grado hanno confermato l’assoluzione “per non aver commesso il fatto”. Durante le indagini il suo nome era emerso dopo l’analisi dei tabulati telefonici. Il cellulare della giovane studentessa risultò spento sin dal giorno della scomparsa, ma gli inquirenti trovarono diversi messaggi tra Bindella e Sonia. Questo fu un campanello d’allarme che spinse gli esperti a posare gli occhi sull’ex agente.



Sonia Marra, omicidio? Un giallo rimasto senza risposte

Il giallo di Sonia Marra prende ufficialmente il via il 16 novembre 2006: la giovane salentina avrebbe dovuto chiamare come ogni sera la famiglia, ma ciò non avvenne. Una mancanza che segnò per mamma Lucia e papà Donato l’inizio di un incubo senza fine. Quando i vigili del fuoco fecero irruzione nella casa di Perugia dove Sonia Marra viveva – e dove frequentava la facoltà di Medicina – sentirono un forte odore di gas. Qualcuno aveva lasciato il fornello della cucina aperto.

Secondo quanto emerso da un testimone, quel giorno fu visto un uomo entrare in casa con fare sospetto. Troppe poche informazioni, però, per riuscire a risolvere il caso che dopo 15 anni resta ancora un giallo irrisolto ma ben distante dalla semplice scomparsa. La sorella Anna non si dà pace ed insieme alla famiglia lottano da anni affinché possano avere almeno una tomba sulla quale piangere: “Non mollerò mai, farò fare le ricerche che non sono state mai fatte. Voglio lui e voglio trovare Sonia per portarla a casa. Anche se il tempo consuma la vita”, ha commentato in una disperata intervista al Corriere della Sera.