Uno studio giapponese ha identificato l’enzima più importante per farci dormire tanto e bene. L’analisi è stata pubblicata sulla rivista Nature ed è stata condotta su animali da laboratorio. È a cura di un gruppo di ricercatori dell’Università di Tsukuba, che hanno individuato nell’enzima istone deacetilasi 4 (HDAC4) il principale responsabile della regolazione della quantità e della profondità del sonno. L’enzima HDAC4 in realtà è noto per la sua capacità di sopprimere l’espressione genica. Infatti, è protagonista di un processo chiamato fosforilazione, che lo vede spostarsi all’interno delle cellule e ridurre la soppressione di determinate proteine.



Il processo della fosforilazione, secondo i ricercatori giapponesi, ha un impatto sul modo in cui dormiamo. Per arrivare a questa conclusione hanno preso in esame una proteina chiamata salt-inducible kinase 3 (SIK3), che fosforila HDAC4. Osservando il comportamento degli animali da laboratorio, è emerso come gli animali che dormivano di meno fossero quelli che non presentavano SIK3 e quelli in cui veniva impedita la fosforilazione di HDAC4. Al contrario, osservavano che più aumentava la fosforilazione e più gli animali dormivano. I ricercatori giapponesi si sono accorti che anche un’altra proteina, denominata LKB1 e che fosforila SIK3, se manca può avere l’effetto di sopprimere il sonno. Grazie a questo studio, dunque, si comprende meglio un fenomeno così naturale eppure così complesso come il sonno e l’esigenza di riposare.



L’enzima che regola il sonno e ci fa dormire bene: il preoccupante record del Giappone

Uno studio giapponese ha individuato un enzima che potrebbe essere il principale responsabile della qualità del nostro sonno, insomma di come e di quanto dormiamo. Il Paese in cui è stato svolto lo studio, il Giappone, in realtà detiene il primato tra gli Stati per essere quello in cui si dorme di meno: appena 6 ore di sonno durante la settimana lavorativa. In particolare, in Giappone è dagli anni Settanta che si registra una diminuzione delle ore di sonno dei suoi abitanti. Nonostante questa preoccupante tendenza, però, negli ultimi anni si è osservato anche un parallelo aumento delle ore trascorse online e dunque dell’uso di Internet.



In Giappone non è così raro vedere delle persone addormentarsi involontariamente e improvvisamente nei luoghi pubblici oppure sui mezzi di trasporto. Si tratta di un fenomeno così frequente da avere un nome specifico: inemuri. E per i giapponesi si tratta di un vero e proprio segno d’onore, perché dimostra quanto ci si senta stanchi dopo essersi impegnati al lavoro per tante ore.