Sonny Colbrelli all’arrivo della prima tappa del Giro di Catalogna è stato colpito da una aritmia cardiaca, ma a distanza di una settimana dal malore le cause sono ancora ignote. Gli accertamenti a cui si è sottoposto, infatti, non hanno fornito un quadro clinico chiaro. È per questo che il ciclista dovrà effettuare ulteriori esami in un centro di eccellenza italiano per la diagnosi e la cura delle malattie cardiovascolari. Il compito di capire l’origine del problema, come riportato da La Repubblica, spetterà al dottor Domenico Corrado, direttore dell’Unità operativa dipartimentale per le cardiomiopatie aritmiche e Cardiologia dello Sport dell’Università di Padova.
Le ipotesi al vaglio sono tante: una malformazione congenita che non era mai stata diagnosticata finora, una conseguenza a lungo termine del Covid-19 oppure soltanto un problema provocato dallo sforzo? Al momento non è ancora dato saperlo. Le risultanze dei primi esami, infatti, sono state “non definitive”. La precauzione è dunque massima.
Sonny Colbrelli, ignote cause aritmia cardiaca: l’ipotesi peggiore
Le cause dell’aritmia cardiaca di cui Sonny Colbrelli soffre, quindi, restano ancora ignote. Gli esami verranno ripetuti presso l’Unità operativa dipartimentale per le cardiomiopatie aritmiche e Cardiologia dello Sport dell’Università di Padova. L’ombra di una terribile ipotesi, tuttavia, aleggia intorno al ciclista italiano: quella della necessità che gli venga impiantato un defibrillatore sottocutaneo. È la peggiore, dato che in quel caso dovrebbe smettere di correre. I protocolli in Italia sono molto rigidi in tal senso e non permettono agli atleti di farlo con il dispositivo salvavita.
Nel dettaglio, come riportato da La Repubblica, i “Protocolli cardiologici per il giudizio sull’idoneità allo sport agonistico“, pubblicati dal Comitato organizzativo cardiologico e firmati anche dal professor Domenico Corrado, prevedono che “l’idoneità sportiva debba essere negata negli sport a elevato rischio cardiovascolare”. È quanto accaduto nel recente passato, ad esempio, a Christian Eriksen, il giocatore ex Inter colpito da un arresto cardiaco mentre era in campo con la Danimarca a Euro 2020.