Tragedia su un campo da calcio a Priverno, in provincia di Latina, dove un 15enne è morto davanti alla madre, probabilmente per colpa di un infarto che l’ha strappato all’affetto dei suoi cari e dei suoi compagni di squadra, comprensibilmente sotto choc per l’accaduto. Nel pomeriggio di mercoledì 2 marzo 2022, Matteo Pietrosanti, per tutti “Capoccione”, si stava allenando con i suoi amici, quando a un certo punto avrebbe detto: “Sono stanco, vado in porta”. Proprio accanto a quei pali e a quella traversa la sua esistenza si è interrotta, con il giovane accasciatosi a terra privo di sensi.
Immediati i soccorsi al ragazzino: c’è stato chi ha provato a rianimarlo e chi, nel frattempo, ha chiamato il 118 e avvertito i familiari di Matteo, precipitatisi sul manto erboso. L’ambulanza, per accorciare i tempi dei soccorsi, è entrata direttamente in campo, ma i tentativi del medico di restituirlo alla vita si sono rivelati purtroppo inutili.
15ENNE MORTO SU UN CAMPO DA CALCIO. LA DEDICA DI UN AMICO: “NON TI DIMENTICHEREMO MAI”
Sulla vicenda del 15enne morto indagano adesso i carabinieri della stazione di Priverno, i quali stanno cercando di fare luce sulla prematura dipartita di Matteo. Come si legge sul “Corriere della Sera”, “nel 2010 nello stesso impianto sportivo è morto un altro calciatore, di 19 anni, nelle medesime circostanze. Si chiamava Lorenzo Giannandrea e giocava per le Rondinelle di Aprilia. Gli investigatori dell’Arma hanno sentito i responsabili del campo comunale per capire se venissero rispettate le misure di sicurezza previste dalla legge, come la presenza di un defibrillatore, che è obbligatorio, e se in attesa dell’arrivo dell’ambulanza sia stato utilizzato da personale qualificato”.
Oltre alle testimonianze degli allenatori presenti durante la tragedia, cresce ora l’attesa per l’esito dell’autopsia. Al vaglio anche tutta la sua documentazione medico-sportiva, mentre un amico su Instagram gli scrive: “Capoccione, non ti dimenticheremo mai. Tutti i momenti passati insieme, le risate, le partite, le tue parate che mi rendevano pieno di gioia, gli scherzi negli spogliatoi. Sei stato un grande amico, ti voglio bene, Matte”.