Sono un fenomeno paranormale, diretto da Sergio Corbucci
Mercoledì 4 settembre, andrà in onda, nel pomeriggio di Rete 4, alle ore 16.30, la commedia fantastica del 1985 dal titolo Sono un fenomeno paranormale.
Il film è diretto dal noto regista Sergio Corbucci, considerato uno dei maestri dello spaghetti western, e che nel corso della sua carriera ha lavorato con numerosi volti celebri, come Vittorio Gassman, Renato Pozzetto, Paolo Villaggio e Adriano Celentano.
Le musiche hanno invece la firma del compositore Piero Piccioni, che aveva già collaborato in diverse occasioni con Corbucci a partire dal 1959 ne I ragazzi dei Parioli.
Il protagonista è interpretato dal grande Alberto Sordi, uno tra i massimi esponenti della commedia italiana, che aveva già lavorato con il regista dieci anni prima in Di che segno sei?.
Nel cast anche l’attore e regista Claudio Gora, che era stato diretto da Sordi nel 1982 in Io so che tu sai che io so, e l’attrice Eleonora Brigliadori, conosciuta dal pubblico per il suo ruolo di annunciatrice televisiva su Canale 5 dal 1980 al 1984.
La trama del film Sono un fenomeno paranormale: uno scettico incallito che si ritrova con i superpoteri
Sono un fenomeno paranormale racconta la storia di Roberto Razzi (Alberto Sordi), un uomo che lavora come conduttore televisivo in un’emittente che si occupa di fenomeni paranormali.
Nonostante il suo lavoro, il protagonista si dimostra una persona estremamente concreta e con i piedi per terra, che si diletta a svelare i trucchi dei fantomatici medium e dei falsi fachiri.
Un giorno viene scelto per un servizio in India, dove incontra molti falsi guru ma anche un santone vero (Babishàn, un essere che appare e scompare misteriosamente sull’aereo durante il volo).
Ciò che Roberto non avrebbe mai potuto immaginare è di risvegliarsi improvvisamente di nuovo a Roma, dopo un coma causato dalla caduta dal dorso di un elefante.
Questa caduta sembra avere sull’uomo un effetto eccezionale: improvvisamente è dotato di poteri paranormali.
Iniziano così una serie di divertenti vicissitudini durante le quali Razzi dimostra le sue nuove capacità, spostando gli oggetti con la forza del pensiero, resuscitando gatti morti e scatenando fenomeni atmosferici dal nulla.
Questa situazione lascia atterrito il protagonista, fino a quando decide di ripartire alla volta dell’India con la speranza di incontrare nuovamente Babishàn e liberarsi di questi poteri.
Questo incontro lascerà un segno indelebile in Roberto, infatti il guru gli svelerà in un orecchio i segreti legati alla vita e alla felicità in modo che, una volta tornato in patria, l’uomo possa diffondere questo sapere a tutta la popolazione.