Sophia Loren è stata una delle più grandi attrici del panorama italiano e internazionale ma è anche la zia di Alessandra Mussolini. Nata nel 1934, si chiamava Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone, era cresciuta a Roma insieme alla madre e alla sorella Maria (madre di Alessandra Mussolini), in un clima familiare tortuoso, il padre infatti aveva abbandonato la famiglia, riconoscendo solo lei ma non la sorella Maria, che per anni ha avuto il cognome della madre (Villani).



La carriera di Sophia Loren inizia negli anni ’50 a Cinecittà, dopo vari provini, affiancata e incoraggiata dalla sorella Maria, prende parte a vari film e poi grazie a “La Ciociara” vince anche il premio Oscar. I film che la vedono come attrice principale, tra cui “Una giornata particolare” e “Matrimonio all’italiana” hanno segnato la storia del cinema italiano, rendendo lei un’icona immortale.



Nell’arco della sua vita, zia di Alessandra Mussolini conobbe e lavorò con molti grandi artisti, tra cui: Charlie Chaplin, Mario Monicelli, Vittorio De Sica , Marcello Mastroianni, Totò, Marlon Brando… e ricevette anche altri due premi Oscar, cinque premi Golden Globe, un Leone d’oro, un Grammy Award e molti altri premi. Agli innumerevoli successi dell’attrice, si aggiungono anche vari flirt, tra i più importanti, quello con Cary Grant, ma il suo grande amore fu solo uno: il produttore cinematografico Carlo Ponti, che diventò suo marito e il padre dei suoi due figli: Carlo ed Edoardo.



Alessandra Mussolini parla della zia Sophia Loren e del suo passato

Se la carriera e gli amori di Sophia Loren sono stati molto chiacchierati, discussi e conosciuti dal pubblico e dai suoi fan, per molti anni si è saputo ben poco riguardo alla famiglia e al triste passato dell’attrice, che è stato riportato in luce proprio dalla nipote Alessandra Mussolini, nel libro: “Il gioco del buio”.

Sophia Loren ha amato la sua vita, eppure da piccola, ha pagato il prezzo della fama con varie sofferenze familiari, la sorella era stata rinnegata dal padre e seppur lei soffrisse meno, si è fatta carico della situazione e quando il padre entrò in crisi, gli diede del denaro a patto che concedesse il cognome di famiglia (Scicolone) alla sorella Maria, a cui lei teneva molto. Proprio Alessandra Mussolini, figlia di Maria, racconta la vicenda all’interno del suo libro, rivelando: “Le donne hanno condizionato la mia vita più del cognome che porto. La mia storia è altrove, non è Mussolini, è Scicolone; è la famiglia di mamma e non quella di papà. Parte dei soldi che zia aveva guadagnato con Quo vadis li diede a mia nonna perché comprasse il cognome ‘Scicolone’ anche per mia mamma. Riccardo Scicolone, di cui mia nonna era stata amante, aveva riconosciuto zia Sofia, dandole il suo cognome, ma non mia mamma, che infatti portava il cognome di nonna, Villani. Lo pagarono per dare il cognome anche a mia mamma. La somma esatta non l’ho mai saputa ma so che comunque era una bella cifra”. Il libro della Mussolini offre ampio spazio alla storia di queste due grandi donne, ma si incentra soprattutto sul loro coraggio e sulla voglia di riscattarsi.