Sophie Marceau è tra le protagoniste di Techetechetè, il programma di successo in onda oggi, venerdì 21 agosto 2020, su Raiuno. Il programma di video-frammenti celebra questa sera la bellissima attrice e modella conosciuta in tutto il mondo per aver interpretato giovanissima il personaggio di Vic Beretton nel film cult “Il tempo delle mele”. Un ruolo che indubbiamente le ha cambiato le vita inserendola nell’immaginario collettivo come una delle star senza tempo del cinema e dello spettacolo italiano. Proprio l’attrice francese in una vecchia intervista pubblicata sul Corriere del Ticino (data 24 aprile 1990) parlando del ruolo di Vic ha ricordato: “la prima volta lo si fa in uno stato un po’ di incoscienza. Non di totale incoscienza, però. Avevo infatti già capito che si trattava per me di fare un lavoro, che bisognava essere coscienziosi, puntuali, concentrati. Mi è sempre piaciuto che la gente si occupi di me. In cambio le dò il massimo. Uno scambio formidabile che si è prodotto naturalmente, senza sforzi”. Quel ruolo le ha cambiato per sempre la vita trasformandola a soli quindici anni in una delle attrici più richieste al mondo. Un successo strepitoso che ha ricordato così: “quando mi si diceva che il Tempo delle mele aveva avuto otto milioni di spettatori in Francia, non riuscivo ancora a comprendere pienamente. Non avevo nessuna nozione, nessun punto di riferimento. Poi le cose sono cambiate. Quando si è quindicenni popolari e si continua ad andare a scuola, condurre la vita su un doppio binario provoca dei conflitti, degli stati di disagio. Non si possono fare bene due cose contemporaneamente. Così ho passato un periodo difficile, che è durato fino a sedici anni, quando ho lasciato la scuola”.
Sophie Marceau, cosa ha fatto dopo “Il tempo delle mele”?
Dopo il ruolo di Vic Beretton ne “Il tempo delle mele”, Sophie Marceau si è dedicata solo al cinema recitando un film all’anno e scegliendo ruoli sempre diversi l’uno dall’altro. “Non ho un genere preferito” – ha precisato l’attrice – “penso che la cosa più importante sia avere una buona trama. E una buona trama può far ridere o far piangere. Proprio come capita nella vita. Un giorno si vorrebbe abbracciare tutto il mondo, l’indomani ci si dispera. Credo che un attore interpreti questa molteplicità sulla scena. Ecco quello che mi interessa: fare film di costume, drammatici, romantici, comici e burleschi, commedie musicali. Ci terrei molto a fare anche del teatro, un altro grande amore”. Parlando di personaggi che vorrebbe interpretare non nasconde di avere un debole per Giovanna D’Arco: “è un personaggio complesso. Penso che fosse una giovane star della sua epoca, che invece di apparire su uno schermo, lo faceva a cavallo sui campi di battaglia. Una ragazza molto giovane, ma forte di carattere. Ostinata, a volte quasi imbarazzante. Qualcuno che aveva trovato la sua strada ed era convinto di quello che faceva. Aveva in sé una sorta di purezza e di energia vitale, proprie della sua giovinezza”. Sul finale poi la bellissima Sophie ha precisato come sia stato il mondo del cinema a sceglierla e non il contrario: “non l’ho scelto io, è il cinema che mi ha scelto. Forse non è stato un caso. Doveva andare così. Ho provocato il destino, certo, poiché esso non arriva mai senza motivo. Forse ‘contenta’ non è il termine giusto. Diciamo piuttosto che il cinema mi ha insegnato a scoprire la vita”.