Sophie Marceau è e resterà l’attrice de “Il tempo delle Mele“, il celebre film del 1980 diretto da Claude Pinoteau che l’ha lanciato nel panorama cinematografico mondiale. Come dimenticare del resto il primo bacio dato sulle note di “Reality”, la hit anni ’80 di Richard Sanderson? Ne è passato di tempo da quel film, ma la fama di Sophie non si è mai arrestata; anzi l’attrice ha proseguito la sua carriera facendo scelte anche forti come quando ha recitato in “Sex, Love & Therapy”, una commedia romantica in cui ha interpretato il ruolo di una donna affamata di sesso. Sul suo ruolo l’attrice aveva raccontato a Stile.it: “non una ninfomane. C’è una differenza tra ninfomane e sex-addict. Io interpreto questo secondo tipo di persona e cioè una che ama avere un orgasmo al punto da averne dipendenza”. Un ruolo completamente differente da quello della bambina innocente de Il tempo delle mele, ma del resto sono passati 30 anni! “Ho accettato solo perché era una commedia. La sex-addiction non viene trattata spesso al cinema. Se mi avessero proposto una cosa alla Lars Von Trier avrei rifiutato o comunque mi sarei interrogata tanto, perché, sotto sotto, sono molto pudica e modesta” ha dichiarato l’attrice.



Sophie Marceau: “la paura è spesso il problema principale dietro ogni difficoltà”

Attrice, regista, sceneggiatrice e scrittrice francese, Sophie Marceau è una diva del cinema mondiale. All’età di 52 anni però la Marceau non nasconde di provare ancora paura. Non sul lavoro, ma nella vita: “la paura sia spesso il problema principale dietro ogni difficoltà. Ecco perché cerco di scacciarla sul set. Tanto, diciamoci la verità, che rischio corro? Non potranno mai linciarmi o bruciarmi viva per un ruolo al cinema. Sono abituata ad attirare critiche negative e avere a che fare con parte di pubblico che non mi apprezza. Quello che faccio invece è difendere i miei ruoli con le unghie e con i denti” ha confessato l’artista a Stile.it. L’attrice ha poi parlato di cinema precisando: “non mi piace il cinema troppo realistico. Da attrice il mio lavoro è interpretare la realtà. Questa cosa mi piace molto. Il cinema non deve essere oggettivo, quando questo accade allora perde tutto il mio interesse. Io sono sempre alla ricerca di qualcosa di personale”.



“Il cinema francese sia più sensibile e più femminile”

Sophie Marceau si è poi soffermata su come sta cambiando il cinema con l’avvento di tante registe donne: “credo che il cinema francese sia più sensibile e più femminile. Basta vedere che abbiamo tante registe donne, mentre negli USA si contano sul palmo di una mano. Credo si tratti di una lotta generale. Quella in cui da una parte ci sono le donne che vogliono gli stessi diritti degli uomini, e dall’altra una società che ha già deciso che gli uomini possono esprimersi e avere successo e alle donne invece tocca restare chiuse in loro stesse. È un problema di mentalità, una continua battaglia che non smetteremo mai di combattere in Francia come in America come altrove. I grandi movimenti femministi sono nati negli USA proprio perché lì la situazione era molto più difficile. Abbiamo ottenuto i nostri diritti, ma la battaglia è tutt’altro che vinta”. La Marceau durante tutta la sua lunga carriera non ha mai rinunciato ad una cosa: “la libertà di espressione. Io sarò sempre pronta a dire la mia e lottare per quello che penso. Nella mia vita ho fatto scelte difficili, ma ho sempre scelto la libertà di pensiero su ogni altra cosa”.

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