Sopravvissute, il programma condotto da Matilde D’Errico e in onda su Rai Premium sabato in seconda serata, racconta la vicenda di Tiziana, una donna vittima di maltrattamenti che ha trovato il coraggio di denunciare dopo anni di terribili violenze. È una storia di dolore, paura e riscatto quella ripercorsa nella trasmissione che porta in tv la testimonianza diretta della protagonista.



Nel 1989, in un momento particolarmente delicato della sua vita, Tiziana conobbe l’uomo che poi avrebbe sposato e che sarebbe diventato il padre dei suoi figli. È proprio l’amore per loro che l’ha spinta a denunciare quanto subito per ben 25 anni, un tempo lunghissimo denso di sofferenze in preda al controllo del marito. Tiziana aveva perso da poco il fratello e quel lutto l’aveva segnata in modo indelebile. La persona che aveva incontrato si rivelò ben presto possessiva e violenta. La donna aveva sottovalutato i primi campanelli d’allarme nel comportamento del marito, fino a toccare un punto di non ritorno e ad essere costretta a scappare per salvarsi.



La storia di Tiziana a Sopravvissute: “Il mio racconto per salvare altre donne”

Tiziana, ospite negli studi di Sopravvissute per la puntata dedicata al suo caso, ha parlato davanti alle telecamere per incoraggiare altre vittime di violenza a denunciare.Dopo anni di maltrattamenti – ha detto la donna in tv – ho trovato la forza di chiedere aiuto perché la violenza non è il mio destino“.

A scrivere alla trasmissione è stata proprio lei, che ha chiesto di poter parlare della sua terribile vicenda: “L’ho fatto perché raccontarmi possa aiutare anche altre donne che vivono questa situazione. La violenza che non si vede, è difficile spiegarla o raccontarla facilmente“.



Tiziana, l’inferno e le violenze sessuali: “Mi diceva che mi avrebbe fatta a pezzi e congelata”

Le prime violenze sessuali sarebbero iniziate quasi subito dopo il matrimonio. “Tutto è cominciato dopo qualche mese, e lì Tiziana è morta“, ha sottolineato la protagonista della storia a Matilde D’Errico. Inizialmente, per paura e per vergogna, Tiziana non ne avrebbe parlato con nessuno e sarebbe precipitata in un limbo di terrore. “Pensavo che poi nessuno avrebbe voluto una persona che è stata violentata“.

Ha raccontato di essere stata vittima del controllo ossessivo di suo marito, sottoposta a imposizioni e restrizioni sempre più pressanti e costretta a vivere senza disponibilità di soldi e in condizione di debolezza economica: “Mio marito mi controllava, non potevo uscire neanche con la mia famiglia. Sentivo dentro di me che queste regole erano ingiuste, ma avevo imparato a sorridere e crearmi una corazza per tutti (…). Anche per dare da mangiare ai figli, lui mi diceva ‘Tu sai quello che devi fare’ e quindi voleva dei rapporti. Più rapporti avevi, faceva la spesa, altrimenti non si mangiava. Ma quando si andava a fare la spesa era sempre lui che pagava, io potevo solo prendere delle cose. È stato violento anche con i figli, ci minacciava che ci avrebbe ammazzato, mi minacciava che mi avrebbe fatta a pezzi e congelata, che mi avrebbe soffocata mentre dormivo“.