A Sopravvissute, programma condotto da Matilde D’Errico su Rai 3 in seconda serata, la storia di Laura, una donna che ha intrapreso una durissima battaglia per non perdere il figlio dopo la separazione dal compagno.

Si tratta del secondo racconto della puntata, in onda sabato 10 agosto, dopo quello sul calvario di Meryem, una giovane che ha dovuto affrontare anni di maltrattamenti in famiglia per mano del padre prima di essere costretta a un matrimonio combinato rivelatosi, in breve tempo, un altro inferno.



La storia di Laura a Sopravvissute: dalla separazione al rischio di perdere il figlio

La storia di Laura è la seconda della puntata di Sopravvissute e racconta il durissimo percorso di una donna che ha lottato per 10 anni per non perdere suo figlio. Tutto è iniziato con la separazione dal compagno, dalla quale sarebbe scaturita una battaglia legale per l’affido del bambino.



Laura ha perso la potestà genitoriale perché accusata di “alienazione parentale”, teoria secondo cui un genitore allontana il figlio dall’altro attraverso una serie di condotte capaci di far insorgere nel minore sentimenti di avversione e paura. Per questo, la donna ha rischiato l’allontanamento coatto del figlio e l’eventualità che venisse collocato in una casa-famiglia.

Sopravvissute, l’epilogo della storia di Laura e del suo bambino

Il programma condotto da Matilde D’Errico ha raccontato com’è finita la storia di Laura, un epilogo sigillato da una sentenza della Cassazione emessa nel marzo del 2022. Dopo le accuse di alienazione parentale, la donna non si è arresa e ha lottato per vedersi riconosciuto il diritto di crescere il suo bimbo.



La Suprema Corte, con la sua decisione, ha stabilito che l’alienazione parentale “non ha una validità scientifica” e che l’allontanamento coatto di un minore non può esistere in uno Stato di diritto. Negli studi di Sopravvissute, anche gli interventi di tre esperti del settore: le psicologhe cliniche Silvia Michelini e Ameya Canovi e lo psichiatra forense Renato Ariatti.