Quest’oggi il programma di Rai Uno, Uno Mattina, ha raggiunto le sorelle Nonino, leggasi Cristina, Antonella ed Elisabetta, produttrici della famosa grappa venduta in tutto il mondo. In diretta dal noto stabilimento di Persereano, in provincia di Udine, le sorelle Nonino hanno lamentato tutte le difficoltà che stanno attraversando in queste settimane, sia per via della guerra, sia per la difficoltà nel recuperare materiale basilare per produzione e imbottigliamento: “Dobbiamo dire che vedendo la fine della pandemia – ha spiegato Elisabetta Nonino – speravamo di ricominciare a lavorare in modo più ottimistico ma con questa guerra, soprattutto vedendo il le difficoltà nel reperimento dei materiali per produzione e imbottigliamento…”.



Fortunatamente la grappa è stagionale, di conseguenza tutta la produzione è già stata di fatto completata: “Siamo fortunati da un lato – ha proseguito Elisabetta Nonino – perchè producendo grappa la nostra produzione è stagionale, e così siamo fortunati che è già finita”.

SORELLE NONINO: “MOLTI PRODUTTORI SI APPROVIGIONAVANO IN ASIA MA ORA…”

Ma le difficoltà non mancano, soprattutto per quanto riguarda l’imbottigliamento: “Abbiamo grossi problemi nel reperire bottiglie, tappi, capsule di chiusura, ci sono problemi non sono dovuti solo alla guerra ma che vi erano già durante la pandemia”. Poi ha proseguito: “Molti produttori, non noi, si approvigionavano in Asia, in estremo oriente, il costo del trasporto dei container è passato da 4000 a 14mila euro e c’è stata una rincorsa a fine pandemia nel tornare ad acquistare bottiglie in Europa, e questo ci ha creato problemi, perchè le consegne sono slittate, in certi paesi non abbiamo potuto fare le consegne perchè non avevamo le bottiglie”.



Quindi Elisabetta Nonino ha concluso: “Con lo scoppio della guerra in Ucraina ci siamo resi conto che in Europa manca molto la trasparenza in etichetta e fattura, tanti materiali che compriamo in Italia con fattura italiana stiamo scoprendo adesso che non sono prodotti in Italia”.

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