Sarebbe stata la zia a gettare l’acido addosso alle due sorelle di Napoli. Come riferito dai principali organi di informazione nelle ultime ore, la parente delle due vittime, una ragazza di soli 22 anni, si è costituita, ammettendo le proprie colpe. La donna si è recata presso la questura partenopea, dichiarando di essere l’autrice del gesto che avrebbe potuto avere delle conseguenze molto gravi per le due nipoti.
Subito dopo la confessione del gesto dell’acido, gli inquirenti l’hanno interrogata a lunga in presenza dell’avvocato, e la stessa ha spiegato di non poter negare di fronte alle prove schiaccianti presentatele. Le viene contestato il reato di “deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti del viso”, e alla base del gesto vi sarebbero dei gravi dissidi famigliari che avrebbero appunto portato la 22enne al folle gesto. La donna si trova al momento in stato di fermo, e bisognerà capire se a breve verrà arrestata e portata in carcere o solamente ai domiciliari: lo deciderà il giudice, che dovrà stabilire se la zia sia ancora pericolosa per le due nipoti, con il rischio di una reiterazione del reato.
SFREGIATE CON L’ACIDO: LA SMART BRUCIATA E I MESSAGGI SOCIAL
A complicare la situazione della 22enne, un altro attentato risalente a tre settimane fa. Stando a quanto scrive SkyTg24.it, era stata data alle fiamme la Smart delle due sorelle, e la circostanza è emersa solo in queste ore, nell’ambito delle indagini della polizia. Inoltre, la zia avrebbe preso di mira le proprie nipoti anche sui social, con una serie di messaggi d’odio, al vaglio degli inquirenti.
L’ultimo incriminato risale a poco prima dell’aggressione alle due sorelle, avvenuta attorno all’una di notte fra domenica e lunedì: “Peggio della bugia che ha le gambe corte, c’è l’invidia che ha la lingua lunga”, scrive la ragazza, e ancora “lingua lunga ma di bugie… precisiamo”. Quindi un altro post domenica pomeriggio: “quello che odiano di te è perché manca a loro”, ma anche “La gente vive di cattiveria, soffre di invidia e sputa veleno”. Il quadro sembra quindi decisamente chiaro.