George Soros, tra i più famosi, ricchi ed importanti miliardari al mondo sembra essere prossimo a lasciare le redini del suo importante impero finanziario da 25 miliardi di dollari. A dare l’annuncio in anteprima è il figlio del magnate della finanza, Alexander, nel corso di un’intervista per il Wall Street Journal in cui ha anche raccontato che sarà lui a raccogliere quelle pensanti (e ricche) redini. La scelta, tuttavia, avrebbe stupito i commentatori e gli osservatori di tutto il mondo, che pensavano che Soros non avrebbe mai lasciato il suo impero mentre era in vita, o che se l’avesse fatto non l’avrebbe mai intestato a nessun suo familiare, come lui stesso aveva dichiarato in un’intervista, definendola una scelta “di principio”.



Soros, il suo impero da 25 miliardi e il figlio Alexander

Tra le tante voci che avevano ipotizzato quale sarebbe stato il destino dell’impero di Soros dopo la sua dipartita (o il pensionamento), molti credevano che se la scelta fosse stata interna alla famiglia, sarebbe ricaduta sul primogenito del finanziere, il 52enne Jonathan. L’annuncio di Alexander, insomma, avrebbe stupito un po’ tutti, ma di contro, raccontando la sua vision e i suoi obiettivi, ha parlato di una certa affinità ideologica con il padre.

Alexander Soros, oggi 37enne, non è un volto completamente nuovo alla cronaca, e solamente negli ultimi anni avrebbe visitato già ben 14 volte la Casa Bianca, posando al fianco di tutti i leader democratici, da Obama a Nancy Pelosi. Dallo scorso dicembre, inoltre, Alexander era stato scelto per guidare la Open Society Foundation collegata al fondo di investimenti del finanziere, rendendolo di fatto il primo ed unico dipendente di un’azienda collegata all’impero di Soros. Parlando del futuro, invece, oltre ad aver sottolineato la sua affinità all’azione politica ed ideologica del padre, ha anche espresso un certo sconforto in merito ad una possibile rielezione di Donald Trump nel 2024, sottolineando che sarà ben intenzionato a contribuire economicamente alla corsa democratica di Biden.

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