Il banchiere ungherese George Soros, 92 anni, nell’ambito di un convegno in Germania ha illustrato un’idea per salvare l’Antartide. Come riportato da “La Verità”, si tratterebbe semplicemente di allestire un gigantesco “sistema di aerosol usando anche fondi della Banca Mondiale”. Detto in altri termini, Soros è convinto del fatto che “spetta a noi riparare il sistema climatico danneggiato nel circolo polare artico, utilizzando tecniche di geoingegneria. Lo scioglimento della calotta glaciale della Groenlandia rappresenta una minaccia per la sopravvivenza della nostra civiltà e i progetti di mitigazione e adattamento sono sì importanti, ma non sufficienti”.
In buona sostanza, il finanziere vuole giocare d’anticipo e ritiene che, prima che il cambiamento climatico arrivi a un punto critico, debba essere finanziato l’ingegno umano per riparare un sistema che in precedenza era stabile, creando una nebulizzazione gelida nella stratosfera. Si tratta quindi di “creare artificialmente un sistema di nuvole che possano duplicare la capacità del ghiaccio di riflettere il sole. La teoria alla quale si riferisce il miliardario è quella sviluppata da David King, già abbastanza condivisa dagli scienziati del clima, secondo cui i danni alla calotta glaciale vanno riparati ricreando l’effetto albedo, ovvero il potere riflettente di ghiaccio e neve”.
GEORGE SOROS E LA SUA IDEA PER PRESERVARE GHIACCI DELL’ANTARTIDE
Nel prosieguo del suo intervento, riportato da “La Verità”, George Soros ha sottolineato che il cambiamento climatico “causerà migrazioni su larga scala, per le quali il mondo non è preparato. Serve un riassetto delle nostre istituzioni finanziarie internazionali, in particolare della Banca Mondiale“, da dove, dunque, dovrebbero giungere i soldi per agevolare la riconquista dell’Antartide. “Forbes”, però, cita un articolo di “Nature” del 2021, secondo cui l’immissione di aerosol nell’atmosfera “potrebbe danneggiare lo strato di ozono e abbassare eccessivamente le temperature”.
Raymond Pierrehumbert, professore di fisica presso l’Università di Oxford, alla Cnn ha evidenziato “il pericolo di incorrere in conseguenze opposte. Infatti, poiché le particelle di aerosol non rimangono nell’atmosfera per più di circa un anno, la geoingegneria solare dovrebbe essere continuamente mantenuta. Se sospesa, si può verificare uno choc da interruzione, che rilascerebbe tutto il riscaldamento accumulato sul pianeta”. L’intuizione di Soros, pertanto, non sarebbe priva di rischi.