Aurelio De Carolis, comandante in capo della Squadra Navale, ha ufficialmente confermato la presenza di navi russe nel Mediterraneo, specificando che “sta a noi il compito di sorvegliare il Mediterraneo e controllare da vicino queste imbarcazioni. Un forte messaggio dal punto di vista della comunicazione strategica che l’alleanza dà”. Una dichiarazione raccolta dall’agenzia di stampa nazionale ANSA in occasione della conferenza stampa che De Carolis ha tenuto a margine della cerimonia di avvicendamento del Comando tattico dell’Operazione Mediterraneo Sicuro (OMS), avvenuta a bordo della nave anfibia San Giorgio, presso la stazione navale Mar Grande di Taranto.



Ciò che De Carolis ha voluto evidenziare nel corso del suo intervento sulla presenza di navi russe nel Mediterraneo è che “come Marina italiana ci muoviamo in un contesto pienamente sinergico con le altre Marine alleate che operano nel Mediterraneo e con tutte le altre operazioni”. Quali? Quelle dell’Unione Europea, come l’operazione ‘Irini’, e della Nato, come la ‘Sea Guardian’, e quella ancora più importante che vede permanentemente presente nel Mediterraneo la portaerei americana Bush.



NAVI RUSSE NEL MEDITERRANEO, AURELIO DE CAROLIS: “MAGGIOR NUMERO DI IMBARCAZIONI DELLA MARINA MILITARE ITALIANA IN ACQUA”

L’ammiraglio De Carolis, nel prosieguo del suo intervento in press conference, ripreso – come detto – dall’ANSA e nel quale ha annunciato la presenza di navi russe nel Mediterraneo, ha anche asserito che “è dall’inizio dell’anno che l’impegno della Marina italiana in attività operative è stato intensificato. Questo si traduce in un maggior numero di navi in mare, per cui uno sforzo più intenso per i nostri equipaggi, tant’è vero che anche in occasione di queste festività sono diverse le nostre navi che sono in mare”.



Alcune di queste, ha concluso De Carolis, sono salpate proprio da Taranto, non ultimo “il cacciatorpediniere Andrea Doria, che è inserito nella forza permanente della Nato che opera nel Mediterraneo”.