Il focolaio Covid nella casa del Grande Fratello Vip non sorprende il virologo Mauro Pistello, direttore dell’Unità di virologia dell’azienda ospedaliera di Pisa e vicepresidente della Società italiana di microbiologia. “Non è un caso strano, proprio in contesti come questo esplodono i cluster“, dichiara all’AdnKronos. Ma è un’altra la dichiarazione destinata a far discutere. “Certo che se dovessero aumentare i contagi tra i concorrenti andrebbe fatto un ragionamento sulla sospensione del programma“, ha aggiunto, infatti, l’esperto.



Per quanto riguarda l’esplpsione del focolaio Covid al Gf Vip, Pistello spiega che “è legata anche alla tipologia di test che vengono fatti“, in quanto “non tutti sono performanti, e comunque vanno ripetuti ogni 2-3 giorni se si vuole monitorare in modo sistematico“. Secondo il virologo, la produzione del Grande Fratello Vippotrebbe prendere anche in considerazione una seconda strategia“, cioè “tenere tutti i positivi all’interno della casa, un po’ come hanno fatto in Cina impedendo alle persone di uscire di casa durante i picchi pandemici“.



PISTELLO E ANDREONI “BOLLE COVID NON FUNZIONANO”

D’altra parte, Mauro Pistello fa notare come questa alternativa non sia poi così efficace. “Sappiamo come è andata a finire“, ha dichiarato infatti all’AdnKronos. A tal proposito, anche Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico di Tor Vergata di Roma, ha confermato che la vicenda del Covid al Grande Fratello Vip dimostra come le cosiddette “bolle Covid” non siano efficaci come si pensa. “È un modello che si è dimostrato sempre fallimentare, le pandemie nella storia sono iniziate sempre quando uno straniero, un missionario o un commerciante, è entrato in contatto con popolazione lontane e isolate. Così sarà accaduto, nel piccolo, al Grande fratello Vip. A poco servono i tamponi o i periodi di isolamento, in Cina da quasi tre anni utilizzano queste misure e si ritrovano sempre con tanti focolai“, le parole dell’infettivologo Andreoni riportate da Quotidiano Nazionale.

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