L’Agenzia delle Entrate sta conducendo una verifica attinente alle dichiarazioni dei redditi per l’anno 2018. Attualmente ci sono 36.000 persone con posizioni a rischio. I controlli riguardano anche coloro che sono percettori delle pensioni di invalidità e di assegno sociale. Cosa fare per difendersi?

Sospensione assegni sociali e pensioni d’invalidità: gli obblighi relativi alla comunicazione

È bene chiarire che coloro che percepiscono le pensioni di invalidità civile e l’assegno sociale devono comunicare la propria situazione reddituale perché si tratta di prestazioni collegate al reddito, come sottolinea anche l’Istituto Nazionale previdenza sociale.



Questo significa che se il soggetto beneficiario non presenta un reddito superiore al minimo previsto dalla legge, può essere percettore di questa importantissima misura di welfare.
Molte persone erroneamente hanno creduto di non dover dare comunicazione una volta percepito questo assegno e quindi sono entrati nel mirino dell’Agenzia delle Entrate che, ha effettuato dei controlli per l’anno 2018, individuando 36.763 posizioni per cui attualmente è prevista la sospensione e la revoca delle prestazioni economiche.



L’INPS inoltre ha chiarito che tutti coloro che hanno ricevuto dei solleciti, avevano l’obbligo di dare comunicazione della propria situazione reddituale.

L’obbligo persiste per tutti i contribuenti che percepiscono la pensione di inabilità, l’assegno mensile di assistenza, la pensione ai ciechi civili, pensione ai sordi, assegno sociale.

Sospensione assegni sociali e pensioni d’invalidità: come mettersi in regola

Tutti coloro che quindi hanno delle posizioni irregolari riferite all’anno 2018 e che hanno presentato la dichiarazione dei redditi nel 2019 e che non hanno adempiuto all’obbligo comunicativo nemmeno dopo il sollecito dell’INPS, saranno immediatamente rintracciati dall’agenzia delle entrate che revocherà la misura dell’assegno mensile.



Per coloro che invece vogliono mettersi in regola, devono entrare all’interno del sito dell’Inps, nell’area del portale chiamata myINPS.

Successivamente bisognerà accedere alla sezione home, prestazioni e servizi, servizi, domanda di prestazioni pensionistiche: pensione, ricostituzione, ratei maturati e non riscossi, certificazione del diritto a pensione, variazione prestazione pensionistica. Attivando il successivo sotto menu ricostituzioni supplementi, ricostituzione pensione, reddituale, per sospensione articolo 35 comma 10 bis del decreto 207/2008.

Le modifiche potranno essere svolte anche tramite gli istituti di patronato altri soggetti abilitati all’intermediazione con l’istituto.