Novità in merito alla sospensione delle rate sul mutuo della prima casa. Secondo quanto annunciato dal ministero dell’Economia la platea si amplia dopo l’innalzamento della soglia massima relativa all’importo dei contratti, da 250mila a 400mila. Adesso è incluso anche chi ha avuto accesso al Fondo di garanzia prima casa ed ai mutui in ammortamento da meno di un anno (prima esclusi). Ma chi sono i destinatari di questa misura? Come spiega Corriere.it sono tutti coloro che rientrano già nelle categorie previste per l’accesso al fondo Gasparini (perdita di lavoro, morte o grave handicap), nonché i lavoratori con sospensione o riduzione dell’orario di lavoro del 20% per più di 30 giorni e gli autonomi che dopo il 20 febbraio hanno registrato un calo del fatturato di almeno il 33% rispetto al medesimo periodo dello stesso anno. Secondo il decreto Italia varato lo scorso 16 marzo, è possibile ottenere la sospensione del mutuo per 18 mesi ed ha ammesso tra i beneficiari anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti. Interessante dare uno sguardo ai requisiti necessari per poter richiedere la sospensione delle rate del mutuo. I casi in esame includono: coloro che hanno perso il lavoro o che si sono trovati ad affrontare una sospensione dal lavoro o una riduzione dell’orario per almeno un mese (Cassa integrazione o altri ammortizzatori sociali). Lavoratori autonomi e liberi professionisti devono dimostrare una riduzione del fatturato del 33% dal 21 febbraio alla data della domanda o rispetto agli ultimi 3 mesi dello scorso anno. Infine, in caso di morte, grave handicap o invalidità civile non inferiore all’80%. In tutti questi casi si può accedere alla facilitazione per i mutui per l’acquisto della prima casa di importo non superiore ai 400mila euro.



SOSPENSIONE MUTUO PRIMA CASA: COME INVIARE LA DOMANDA

Alla luce della grave crisi economica che sta vivendo il Paese, le richieste di sospensione delle rate del mutuo prima casa nelle ultime settimane sono aumentate sempre di più, con una media fino a 2000 al giorno e per un totale di richieste finora pervenute di 14.200per un importo di circa 11 milioni di euro. Adesso che i limiti sono stati allargati è possibile che anche il numero dei richiedenti possa aumentare. Ancora poche però le pratiche finora accettate: si parla di circa 2000 a fine aprile anche se oltre 12mila sarebbero in fase di istruttoria. Al momento 715 domande sarebbero state respinte. La maggior parte delle domande arrivano dal Lazio e Lombardia (34%) seguite da Sicilia (12%), Toscana (8%), Veneto (7%). La domanda per richiedere la sospensione del mutuo deve essere presentata alla propria banca di riferimento attraverso il modulo predisposto da Consap (clicca qui per scaricarlo e completarlo). Ad esse va allegato un documento di identità, passaporto o permesso di soggiorno e vari altri documenti a seconda che il mutuatario sia disoccupato, licenziato, abbia un lavoro a tempo indeterminato o determinato. Il modulo potrà essere inviato online alla propria banca con in allegato la certificazione del datore del lavoro o l’autodichiarazione sul fatturato. Non serve invece la certificazione Isee.



Leggi anche

Irpef 2025/ Ancora tagli sul 2° scaglione e reddito aumentato: le novità (23 novembre)