L’Aou di Novara ha deciso di sospendere Giusy Pace, l’infermiera ideatrice del corteo No Green pass di sabato scorso, con i manifestanti vestiti da deportati nei lager. La donna, già sospesa dal sindacato, ha ricevuto la notizia dell’ulteriore sospensione dall’incarico di di coordinatrice del personale infermieristico in quanto dall’ospedale è stato appurato che non avesse ricevuto il vaccino e dunque sarebbe sprovvista della certificazione verde che le consentirebbe di lavorare.
Infermiera di lungo corso dell’ospedale Maggiore nel quale ha lavorato in corsia per tutta la pandemia, ed anche presidente dell’associazione “Istanza Diritti Umani”, Giusy Pace è stata sospesa dal direttore generale dell’azienda ospedaliera Gianfranco Zulian che ha spiegato: “Come consiglio di disciplina stiamo eseguendo tutti gli accertamenti. Vogliamo vengano prese in esame immagini, dichiarazioni e tutto quanto possa servire per avere una visione chiara di quanto avvenuto. Quello che è successo mi ha molto inquietato, perché paragonare l’attuale situazione alla Shoah mi è sembrata una vergogna”.
Sospesa ideatrice corteo No Green Pass Novara, potrebbe essere denunciata
Gianfranco Zulian, direttore generale dell’ospedale Maggiore, come riferito dal Corriere della Sera avrebbe pronta anche la denuncia per quanto accaduto sabato tra le strade di Novara: “Stiamo anche valutando la possibilità di denunciare la donna per danno di immagine perché il corteo ha dato una pessima impressione del nostro ospedale e della città. Da tempo ha assunto atteggiamenti che non condividevamo. Quello di sabato è stato solo l’ultimo episodio di una lunga serie”.
Zulian ha poi aggiunto: “Sono anche a conoscenza che da parte della Procura della Repubblica sono in corso accertamenti per valutare l’esistenza di reati di tipo penale. Al momento è stato aperto un fascicolo, ma questo è un atto dovuto”. Giusy Pace intanto ha dato appuntamento per un nuovo corteo per sabato prossimo: “La nostra è un’associazione nata con lo scopo di tutelare il diritto alla salute e al benessere. Per questo siamo in piazza dal 25 aprile e continueremo a lottare fino a che il green pass non verrà eliminato”.