Sostanze tossiche nella biancheria intima

Un noto marchio di biancheria intima americano è finito nel centro di una causa legale per aver incluso in alcuni prodotti sostanze tossiche dannose per la salute dell’essere umano. Al centro della causa sarebbero finiti alcuni prodotti di biancheria intima mestruale, progettati per funzionare come assorbenti, ma riducendo l’impatto ambientale grazie al fatto che siano riutilizzabili dopo il lavaggio.



Le sostanze tossiche che sono state trovare all’intero della biancheria intima, invece, sono classificate come PFAS, anche dette sostanze perfluoro alchiliche o sostanze per- e polifluoroalchiliche, note anche volgarmente come “forever chemicals” (ovvero sostanze chimiche eterne). La presenza di quelle sostanze nei prodotti per le mestruazioni dell’azienda Thinx era già nota dal gennaio del 2020, quando la rivista Sierra pubblicò un’indagine. In quell’anno furono ben tre le cause legali mosse contro l’azienda colpevole di aver utilizzato sostanze tossiche nella biancheria intima, organizzatesi poi in un’unica class action. Martedì un tribunale americano avrebbe giudicato l’azienda colpevole, permettendo ai consumatori di ottenere un rimborso pari a 7 dollari con scontrino o 3,5 senza scontrino, a fronte di un costo di mercato di 35 dollari a paio.



Cosa sono i PFAS e cosa causano

Insomma, l’azienda dovrà pagare un irrisorio rimborso per aver utilizzato sostanze tossiche nella biancheria intima, mentre dal conto suo si sarebbe difesa sostenendo che non era loro diretta intenzione utilizzarle. Il problema principale, però, è che le sostanze in questione sono parecchio dannose per la salute umana, mentre i prodotti erano commercializzati come alternativa “organica, sostenibile e non tossica” ai tradizionali prodotti mestruali.

I cosiddetti PFAS, ovvero le sostanze tossiche utilizzare nella biancheria intima della Thinx, sono composti ampiamente diffusi ed utilizzati. Impiegati per la prima volta negli anni ’50, ora sono diffusi in una quantità enorme di prodotti, che vanno dagli shampoo, fino alle padelle e alle confezioni degli alimenti. In generale, possono contaminare qualsiasi cosa con cui vengono in contatto, mentre i loro effetti avversi sulla salute muovono soprattutto in direzione del cancro. Nel contesto della biancheria intima, quelle sostanze tossiche possono compromettere le funzioni ormonali, aumentare l’invecchiamento delle ovaie, causare irregolarità mestruali e disturbi ovarici di vario tipo, tra cui l’ovaio policistico. Inoltre, le PFAS, essendo sostanze “eterne” (seppur uno studio americano sia riuscito recentemente a distruggerle) non si disciolgono, inquinando suolo, aria e acqua.